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Iraq, Usa: "Avanti con riduzione truppe"

12 giugno 2020 | 07.33
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In una nota congiunta diffusa dal Dipartimento di Stato: non siamo interessati a una "presenza militare permanente" nel Paese

Immagine di repertorio (Afp)
Immagine di repertorio (Afp)

"Nei prossimi mesi" gli Stati Uniti continueranno a ridurre il numero delle truppe dispiegate in Iraq. In una nota congiunta diffusa dal Dipartimento di Stato dopo i colloqui di ieri in videoconferenza nell'ambito del "dialogo strategico" e dopo che a gennaio il Parlamento iracheno ha votato per la fine della presenza delle truppe straniere, Washington e Baghdad parlano di "progressi significativi verso l'eliminazione della minaccia rappresentata dall'Isis". Gli Stati Uniti, si legge, "parleranno con il governo iracheno dello status delle forze" che resteranno nel Paese arabo.

Gli Usa ribadiscono di non essere interessati a una "presenza militare permanente" nel Paese, né quindi ad avere "basi permanenti", e il governo iracheno conferma l'impegno a "proteggere il personale militare della coalizione internazionale". L'Iraq ha annunciato nel 2017 la "vittoria" sull'Isis, ma nel Paese i jihadisti continuano a sferrare attacchi. Il voto di gennaio del Parlamento di Baghdad era arrivato dopo il raid aereo Usa in Iraq in cui è stato ucciso il generale iraniano Qassem Soleimani.

Questioni politiche, relative al settore dell'energia e della cultura sono state al centro dei colloqui tra la delegazione irachena, guidata dal sottosegretario agli Esteri Abdul-Karim Hashim Mostafa, e quella americana, capeggiata dal sottosegretario di Stato agli Affari politici, David Hale. Sul fronte economico, Usa e Iraq hanno riconosciuto gli "enormi problemi" con cui deve fare i conti il Paese arabo a causa della pandemia di coronavirus e del calo del prezzo del petrolio e hanno ribadito la necessità di riforme economiche "fondamentali".

A livello politico, Washington ha confermato la "solidarietà" a Baghdad e l' "appoggio" al nuovo esecutivo di Mustafa al-Kadhimi, sottolineando "l'importanza" di aiutare l'Iraq per l'attuazione del programma di governo e delle riforme affinché rispecchino "le aspirazioni del popolo iracheno", anche con l'impegno umanitario, il ripristino della stabilità, la ricostruzione del Paese e l'organizzazione di elezioni "libere" e "credibili".

Usa e Iraq, conclude la nota, "hanno riaffermato l'importanza delle relazioni strategiche e la loro determinazione a fare passi adeguati per rafforzarle nell'interesse di entrambi i Paesi e per portare sicurezza, stabilità e prosperità nella regione".

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