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Is decapita uno degli ostaggi giapponesi

24 gennaio 2015 | 16.24
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La vittima è Haruna Yukawa. E' la sesta esecuzione . L'altro prigioniero nipponico, il giornalista Kenji Goto, mostra in un video le foto del connazionale e annuncia che se non verrà accettata la richiesta dei jihadisti dello Stato islamico sarà ucciso (Video). Abe: "Non cederemo". L'appello della madre del cronista: "Salvate mio figlio". Hollande: "Tutti suscettibili di essere colpiti". Coulibaly sepolto in gran segreto vicino a Parigi

Is decapita uno degli ostaggi giapponesi

I jihadisti dello Stato islamico (Is) hanno decapitato uno dei due ostaggi giapponesi rapiti, Haruna Yukawa, dipendente di una ditta privata di sicurezza. E' quanto si vede in un video diffuso da alcuni account Twitter legati all'organizzazione di Abu Bakr al-Baghdadi.

Nel video il secondo ostaggio giapponese il giornalista free lance Kenji Goto Jogo annuncia la decapitazione del suo compagno di prigionia. Jogo annuncia poi che anch'egli sarà decapitato se non sarà accettata la richiesta dell'Is per il suo rilascio, ovvero la scarcerazione dell'aspirante kamikaze, Sajida al-Rishawi, arrestata in Giordania.

Ieri mattina era scaduto l'ultimatum di 72 ore posto dall'Is per non uccidere i due ostaggi giapponesi. In un video postato martedì su Youtube veniva minacciata la loro esecuzione se non fosse stato pagato un riscatto di 200 milioni di dollari.

Il governo giapponese, riferisce l'agenzia Kyodo, ha convocato una riunione urgente per esaminare la vicenda dei due ostaggi. Nel frattempo, le autorità stanno verificando l'autenticità del video che mostrerebbe l'uccisione di Yukawa.

"Oltraggioso ed inaccettabile". Con queste parole riportate dall'agenzia Kyodo il portavoce del governo giapponesse Yoshihide Suga ha condannato il video diffuso dallo Stato Islamico.

"Non cederemo" al terrorismo, la decapitazione di un ostaggio giapponese è "vergognosa" ed è un "imperdonabile atto di violenza", ha detto il capo del governo di Tokyo, Shinzo Abe, che ha poi chiesto "l'immediato rilascio di Kenji Goto".

"Per favore, lasciate andare mio figlio". Questo l'ultimo appello lanciato ieri da Junko Ishido, madre del giornalista giapponese sequestrato dallo Stato Islamico, che ha implorato nel corso di una conferenza stampa a Tokyo che venga salvata la vita del figlio. La donna si è rivolta anche al governo giapponese perché faccia di tutto "per salvare la vita di Kenji", lamentando di non essere mai stata contattata dalle autorità.

"Kenji non è un nemico dello Stato Islamico, era partito soltanto per salvare il suo amico", ha detto, riferendosi a Yukawa. La donna ha infine dichiarato di aver parlato con la nuora per la prima volta dopo molto tempo e di aver appreso con sorpresa di essere diventata nonna due settimane fa.

"Gli Stati Uniti condannano fermamente le azioni dello Stato islamico e chiedono l'immediato rilascio di tutti gli ostaggi" ancora nelle mani dei militanti, ha detto un portavoce del Consiglio della sicurezza nazionale della Casa Bianca, mentre "la comunità di intelligence lavora per confermare l'autenticità" del video che mostra l'esecuzione. "Gli Stati Uniti - sottolinea il portavoce - sostengono pienamente il Giappone in questo vicenda, siamo solidali ed in stretto coordinamento".

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