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Siria: l'Is non perdona chi interrompe il digiuno, 94 persone crocifisse

16 luglio 2015 | 15.34
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(Foto Xinhua)
(Foto Xinhua)

I jihadisti del sedicente Stato Islamico (Is) non esitano - secondo le denunce - a crocifiggere, imprigionare o fustigare coloro che nelle zone sotto il controllo del gruppo non rispettano il digiuno nel mese sacro di Ramadan. Alla vigilia della festa di Eid al-Fitr, che segna la fine del Ramadan, l'Osservatorio siriano per i diritti umani denuncia che almeno 94 persone, compresi cinque bambini, sono state crocifisse o imprigionate in Siria dai fedelissimi del 'califfo' Abu Bakr al-Baghadi per aver interrotto il digiuno.

L'Osservatorio, come riporta l'agenzia di stampa Dpa, afferma di aver documentato 94 casi di "crocifissioni, detenzione all'interno di gabbie di ferro e fustigazioni" in zone della Siria controllate dall'Is. Due bambini, secondo l'ong con sede in Gran Bretagna legata agli attivisti delle opposizioni, sono stati crocifissi il 23 giugno a Dayr az-Zor, nella Siria orientale. In altre aree, denuncia l'Osservatorio, i jihadisti hanno catturato ed 'esposto' in gabbie di ferro diverse persone, bambini compresi.

Durante il mese di Ramadan i musulmani digiunano dall'alba al tramonto. Secondo l'Osservatorio, ci sono stati casi di 'punizioni' eseguite in piazza nelle roccaforti dell'Is nelle province di Raqqa, Deir az-Zor e Aleppo. In diverse zone sono stati affissi manifesti con l'avvertimento che chiunque non rispetti il digiuno verrà punito con "la crocifissione e 70 frustate".

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