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Isole Faroe: anche un'italiana colpevole di aver interferito con massacro cetacei

10 agosto 2015 | 11.46
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Isole Faroe: anche un'italiana colpevole di aver interferito con massacro cetacei

Sette volontari colpevoli di aver "interferito" in una "grind", il massacro di Globicefali nelle Isole Faroe. I primi a essere stati arrestati, lunedì 20 luglio, sono stati due volontari di Sea Shepherd (un’americana e un tedesco); il 23 luglio, altri cinque volontari di Sea Shepherd (compresa l'italiana Marianna Baldo) sono stati arrestati con l’accusa di aver violato la Legge che regola la caccia ai cetacei (Faroese Pilot Whaling Act), nel giorno più sanguinoso di questa stagione di caccia in cui 250 Globicefali sono stati massacrati in nome della tradizione locale.

Il 7 agosto, in un tribunale danese nelle Isole Faroe si è tenuta l'udienza per la trattazione della causa relativa a cinque dei volontari arrestati. Verdetto: tutti colpevoli. "Per l'italiana - fa sapere l'organizzazione animalista all'Adnkronos - la pena consiste in un multa o, in alternativa, 14 giorni di carcere".

Contro il verdetto Sea Shepherd è ricorsa in appello "perché non riconosce la legge che in Danimarca viola le normative europee sui cetacei. In attesa dello sviluppo giudiziario, i volontari restano sul posto, confinati a bordo della Brigitte Bardot (l'intercettore veloce della flotta di Sea Shepherd, ndr). Sono stati sequestrati loro i passaporti e le attrezzature, compresa la macchina fotografica, che forse non riavremo più".

Il massacro dei cetacei è proibito in tutta l'Unione europea, inclusa la Danimarca, in conformità con l'Appendice II della Convenzione relativa alla Conservazione della Vita Selvatica e dell'Ambiente Naturale (Convenzione di Berna). "Tuttavia, nelle Isole Faroe, il massacro di globicefali e altri piccoli cetacei continua con l'assistenza delle forze di polizia danese, della Marina Militare e del governo danese", denuncia l'associazione.

La volontaria italiana è Marianna Baldo, 44 anni di Vicenza, laureata in Scienze Naturali, storica volontaria di Sea Shepherd Italia con molte campagne all’attivo, tra cui due in Antartide. Partecipava per il secondo anno consecutivo alla campagna di Sea Shepherd in difesa dei Globicefali nelle Isole Faroe.

La campagna di quest’anno si chiama Operazione Sleppid Grindini (“liberate i globicefali”) e Marianna ricopre il ruolo di fotografa a bordo della Brigitte Bardot.

Marianna Baldo e il suo collega corso Xavier Figarella sono stati arrestati mentre stavano documentando il massacro di Bøur dal piccolo tender su cui si trovavano. Entrambi sono stati condannati al pagamento di una sanzione amministrativa di 30.000 corone faroesi (circa 4.020 euro) o, in alternava, a 14 giorni di carcere. Anche gli altri volontari sono stati condannati al pagamento di sanzioni amministrative o al carcere

Sea Shepherd Global è stata condannata al pagamento di una sanzione amministrativa di 75.000 corone faroesi (circa 10.050 euro) per aver provocato gli incidenti che hanno portato agli arresti dei propri membri di equipaggio.

"Il mandato di Sea Shepherd è quello di sostenere il diritto internazionale a tutela dell'ambiente, come previsto dalla Carta mondiale per la Natura delle Nazioni Unite - dichiara Alex Cornelissen, Ceo di Sea Shepherd Global - Non abbiamo alcuna intenzione di pagare queste assurde ed eccessive sanzioni amministrative che offendono le stesse leggi che questa Organizzazione ha il compito di far rispettare. Mettiamo apertamente in discussione il diritto della Danimarca di ordinare a Sea Shepherd di pagare una multa per aver interferito contro il massacro dei Globicefali, considerato di per sé illegale in Danimarca".

La tradizione. Da centinaia d'anni, gli abitanti delle Isole Faroe accerchiano i globicefali in migrazione in mare aperto e li spingono in acque basse, dove vengono massacrati. Questa mattanza, nota in lingua feringia come “grindadráp” o “grind”, spazza via intere famiglie di globicefali e di altri delfini in un colpo solo. Dopo essere stati spinti nelle insenature (fiordi), i globicefali, in preda allo stress, si spiaggiano o vengono trascinati a riva mediante uncini detti blásturkrókur, conficcati nei loro sfiatatoi.

Viene poi usata una lancia spinale per recidere la spina dorsale dei globicefali che rimangono esanimi accanto ai membri della loro famiglia. Alcuni globicefali soffrono fino a 30 secondi, mentre altri impiegano fino a 4 minuti per morire. Sabato 6 giugno, un grosso branco di globicefali, composto da 154 esemplari, è stato massacrato nella prima grind di quest'anno, nell'isola di Vágar, nella parte nord-ovest dell'arcipelago delle Isole Faroe. Si è trattato della strage di massa più grande degli ultimi due anni. Questa tradizione sta però avendo inaspettate ripercussioni anche dal punto di vista turistico, con due compagnie di navigazione tedesche che hanno annullato gli scali nelle Isole.

I volontari sono stati chiamati a rispondere del “crimine” di aver interferito nel massacro di oltre 250 Globicefali che ha avuto luogo sulle spiagge di Bøur e Tórshavn il 23 luglio scorso nelle Isole Faroe. La sudafricana Rosie Kunneke e il belga Christophe Bondue sono stati arrestati sulla spiaggia di Bøur dove 111 Globicefali hanno perso la vita.

La Kunneke è stata condannata al pagamento di una sanzione amministrativa di 35.000 corone faroesi (circa 4.690 euro) o a 14 giorni di carcere; Bondue al pagamento di una sanzione ministrativa di 25.000 corone faroesi (circa 3.350 euro) o a 14 giorni di carcere.

Xavier Figarella, cittadino corso e l’italiana Marianna Baldo sono stati arrestati mentre stavano documentando il massacro di Bøur dal piccolo tender su cui si trovavano. Entrambi condannati al pagamento di una sanzione amministrativa di 30.000 corone faroesi (circa 4.020 euro) o a 14 giorni di carcere.

Kevin Schiltz, cittadino del Lussemburgo è stato arrestato durante il secondo massacro avvenuto a Tórshavn lo stesso giorno in tarda serata, dove 142 Globicefali hanno perso la vita. Schlitz è stato condannato al pagamento di una sanzione amministrativa di 5.000 corone faroesi (circa 670 euro) o a 8 giorni di carcere.

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