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Israele a lutto, l'ambasciatore Gilon: "Ue dica ad Abbas di rompere con Hamas"

01 luglio 2014 | 19.15
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Le sue parole mentre a Modiin si svolgono i funerali dei tre ragazzi uccisi, Naftali Fraenkel, Eyal Yifrach e Gilad Shaar: "Manderemo un messaggio forte e chiaro che simili omicidi di civili non possono restare impuniti". Netanyahu: "Vite stroncate da uomini malvagi"

Credit photo #bringbackourboys
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"Vogliamo mandare ad Hamas il messaggio, forte e chiaro, che simili omicidi di civili non possono restare impuniti o senza una reazione da parte nostra. Mentre noi parliamo Hamas continua a lanciare missili, la scorsa notte, questa mattina, questo pomeriggio". A dirlo all'Adnkronos è l'ambasciatore israeliano Naor Gilon, intervistato mentre in Israele sono in corso i funerali dei tre ragazzi: Naftali Fraenkel, Eyal Yifrach e Gilad Shaar.

Dopo una prima riunione ieri sera, il governo israeliano si riunirà nuovamente in serata per decidere della risposta contro Hamas, il movimento islamico palestinese considerato responsabile del triplice omicidio. Ma fin d'ora, nel giorno in cui si apre il semestre di presidenza europea dell'Italia, Gilon invita l'Ue ad "esercitare la sua influenza" sul presidente dell'Autorità Palestinese Mahmoud Abbas (Abu Mazen) perché capisca che "Hamas non può essere un partner".

Fino a quando Hamas farà parte del governo di riconciliazione, "non saranno possibili negoziati". Se "Abu Mazen si libererà di Hamas e tornerà a negoziare senza precondizioni", dichiara l'ambasciatore, sarà possibile arrivare all'accordo di pace, "voluto dalla maggior parte delle due popolazioni".

I tre adolescenti, sottolinea Gilon, "sono stati rapiti e uccisi a sangue freddo di ritorno da scuola per festeggiare lo shabbat in famiglia, sono stati uccisi da Hamas che è un gruppo terrorista, contrario al processo di pace". Un gruppo, aggiunge l'ambasciatore, che fa parte "di un più vasto movimento di organizzazioni radicali, come in Siria e in Iraq, che vogliono creare un califfato islamico".

"Hamas è parte di tutto questo e per tale motivo Israele è stato fin dall'inizio contrario alla riconciliazione palestinese", spiega Gilon. Non si tratta di un "vero governo di riconciliazione, Hamas ha ottenuto una porta aperta" per la Cisgiordania, ma "Abu Mazen non può andare a Gaza senza il via libera di Hamas perché è Hamas che continua a controllare la Striscia di Gaza, non il governo di unità nazionale".

Il Quartetto - l'entità diplomatica che riunisce Usa, Ue, Russia e Onu- aveva imposto tre condizioni per poter trattare con Hamas: riconoscimento d'Israele e degli accordi di pace già siglati, oltre alla rinuncia della violenza, ricorda Gilon. Ma ora, sottolinea, Stati Uniti e Ue riconoscono il governo di riconciliazione palestinese anche se Hamas "ha detto che non avrebbe riconosciuto le tre condizioni". "Non è stato quindi raggiunto l'obiettivo che si era posto il Quartetto, quello di offrire un'incentivo ad Hamas perché cambiasse strada".

Gilon si è detto, infine, "molto commosso" per la partecipazione al lutto per la morte dei tre ragazzi, da parte del governo italiano e degli italiani: "Apprezziamo veramente la grande amicizia, il calore, l'emozione, il sostegno giunti da tutta l'Italia".

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