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Israele, i neocon del Queens dietro la riforma della giustizia

24 marzo 2023 | 16.54
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Israele, i neocon del Queens dietro la riforma della giustizia

Lavorava da anni alla controversa riforma della giustizia che ha poi consegnato chiavi in mano al governo del Premier Benjamin Natanyahu il think tank di Gerusalemme Kohelet Policy Forum. Fondato nel 2012 dall'israeliano con doppia cittadinanza americana Moshe Koppel, computer scientist e studente del Talmud, emigrato da New York a Israele nel 1980 ora residente nell'insediamento di Efrat, preoccupato "per la libertà in Israele". A finanziare il progetto, un altro americano: il multimiliardario Arthur Dantchik, come ha scoperto Haaretz. Sia Koppel che Dantchik, il cui patrimonio è valutato in 7,2 miliardi di dollari, sono originari del Queens, il più grande dei cinque distretti di New York. Entrambi amano operare lontano dai riflettori.

La riforma è stata quindi messa a punto negli anni dal conservatore, libertario e di ispirazione religiosa Kohelet Policy Forum e mai discussa a livello politico prima. Neanche il Likud ne aveva mai parlato al suo interno, come ha ammesso l'esponente del partito, Keti Shitrit, in una recente intervista. "Non siamo stati noi a prepararla, è stato il Kohelet (che in ebraico significa Ecclesiaste, ndr)" che da tempo fornisce la destra israeliana di idee e progetti ed è stato pubblicamente ringraziato dall'ex segretario di Stato Mike Pompeo per il suo sostegno nello spostamento della posizione americana sugli insediamenti.

"Le tattiche dell'istituto sono importate da Capitol Hill", ha spiegato una fonte citata dal Washington Post, per cui fra i programmi del think tank vi sono incontri con parlamentari conservatori americani non più da considerare come incoerenti con il diritto internazionale.

In questo momento "si sta spaccando il delicato equilibrio fra la Israele mainstream e gli ultra ortodossi che prima accettavano di dipendere da una società liberale e prospera con un apparato militare forte. La nuova generazione di politici religiosi crede che la Israele laica violi il Shabbat o non è attenta alla modestia delle donne, che questo ostacoli l'arrivo del Messia, cercano quindi di riscrivere la vita degli israeliani", ha commentato Yofi Tirosh, vice rettrice di giurisprudenza all'Università di Tel Aviv.

Il deputato ed ex colono in Cisgiordania Simcha Rothman, Presidente della Commissione della Knesset che segue la riforma, ha assunto il ricercatore di Kohelet Shimon Nataf, come consigliere giuridico. Altri dipendenti del think tank hanno iniziato a partecipare ai negoziati sulla riforma fra esponenti della coalizione e dell'opposizione ospitati nella residenza del Presidente.

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