Bibi, come lo chiamano gli israeliani, ha guidato il governo per la prima volta fra il 1996 e il 1999, quando sconfisse alle urne Shimon Peres dopo l'assassinio di Yizhak Rabin
Uscito vincitore dalle elezioni, il leader del Likud Benyamin Netanyahu si appresta a diventare primo ministro israeliano per la quarta volta, la terza consecutiva. Bibi, come lo chiamano gli israeliani, ha guidato il governo per la prima volta fra il 1996 e il 1999, quando sconfisse alle urne Shimon Peres dopo l'assassinio di Yizhak Rabin.
Alle elezioni politiche del 1999, fu però sconfitto dal leader laburista Ehud Barak. Netanyahu ritornò al governo nel 2002 come ministro degli Esteri e poi delle Finanze in governi guidati da Ariel Sharon, suo successore come leader del Likud. Nel 2005 Netanyahu abbandonò il governo in disaccordo con il ritiro unilaterale da Gaza. Quando Sharon fondò nel 2005 il nuovo partito Kadima, per portare avanti il processo di pace, Netanyhu ritornò alla guida del Likud. Alle elezioni del 2009, malgrado il suo partito non fosse arrivato primo, Netanyahu è diventato capo del governo israeliano grazie all'intesa con il partito nazionalista Yisarel Beitenou. E nel 2013 ha nuovamente assunto la guida dell'esecutivo, un'ampia coalizione laica di centro destra.
Nato a Tel Aviv il 21 ottobre 1949, Netanyahu ha studiato negli Stati Uniti al Massachusetts Institute of Technology e all'Università di Harvard. Ha servito nelle forze speciali dell'esercito come il fratello maggiore Yonatan, morto nel 1976 durante l'operazione per il salvataggio di ostaggi israeliani all'aeroporto ugandese di Entebbe. E' sposato con Sara Ben Artzi, sua terza moglie, dalla quale ha avuto due figli.
