Nashat Melhem, il presunto autore dell'attacco in un pub di Tel Aviv, è stato ucciso in una sparatoria con la polizia nel suo villaggio natale di Arara nel nord d'Israele. Lo riferisce il sito di Haaretz, citando fonti della polizia.
L'uomo, un cittadino arabo israeliano, aveva aperto il fuoco in un pub di Tel Aviv il pomeriggio del primo dell'anno uccidendo due persone e ferendone altre sette. Melhem era poi riuscito a far perdere le sue tracce. Si sospetta che nella sua fuga abbia anche ucciso un tassista, trovato agonizzante sulle dune a nord di Tel Aviv poco dopo l'attacco al pub.
Il portavoce della polizia, Luba Samri, ha riferito che il sospetto si era rintanato in un edificio di Arara. Circondato dalle forze dell'ordine è stato ucciso quando ha aperto il fuoco contro i poliziotti, probabilmente nel tentativo di scappare. Nessuno tra gli agenti è rimasto ferito.
Secondo la tv israeliana Channel 2, l'edificio nel quale Melhem si era nascosto sarebbe una moschea. Il canale ha mostrato una fotografia parzialmente sfocata del sospetto disteso a terra con la pistola al suo fianco.
Il ministro israeliano per la Sicurezza interna Ghilad Erdan ha ringraziato le forze dell’ordine e "chiunque ha partecipato al massiccio sforzo per rintracciare il terrorista criminale che ha compiuto l'attacco a Dizengoff la settimana scorsa".