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Parmitano passeggia nello spazio e ripara il 'cacciatore di particelle'

15 novembre 2019 | 13.17
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Parmitano passeggia nello spazio e ripara il 'cacciatore di particelle'

E' terminata con i ringraziamenti di rito la passeggiata spaziale di Luca Parmitano per la missione Beyond e che, con il collega statunitense Andy Morgan, ha appena concluso la prima complessa Attività Extraveicolare per riparare il cacciatore di antimateria, Ams.

Luca ha ringraziato tutti nel collegamento con il control center della Nasa e questi suoi saluti scandiscono il successo di una lunga, impegnativa operazione realizzata dall’astronauta italiano dell’Esa a 400 chilometri dalla Terra, primo europeo a guidare una Eva e primo italiano a comandare la Stazione Spaziale Internazionale.

"L’operazione delicatissima di @astroluca ci ha tenuti col fiato sospeso fino alla fine. L’esplorazione dello spazio sta facendo vivere all’Italia un rinnovato entusiasmo per la ricerca" ha scritto su Twitter il ministro dell’Istruzione, Università e Ricerca, Lorenzo Fioramonti.

Il cacciatore di particelle Ams-02 è un rilevatore operante come modulo esterno della Stazione Spaziale Internazionale. Si tratta di un ambizioso laboratorio orbitante per la fisica delle particelle, con più di 3 metri di lato per un peso complessivo di 7,5 tonnellate, il cui scopo è quello di studiare con precisione la composizione e l’abbondanza dei raggi cosmici nello spazio in cerca di tracce di antimateria primordiale e materia oscura ad energie estreme fino a qualche TeV ("tera-elettronvolt").

La maggior parte dei raggi cosmici, circa il 99%, è formato da materia "ordinaria" quali protoni e nuclei elio. Lo strumento Ams-02 è stato progettato per misurare con precisione la rarissima componente di antimateria nei raggi cosmici, come positroni ed anti-protoni, e scovare particelle di antimateria pesante, come nuclei di anti-elio, mai osservati fino ad oggi.

In questo scenario, l’Agenzia Spaziale Italiana e l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare sostengono questo esperimento dal 1995, nell'ambito di una collaborazione internazionale che comprende istituti di ricerca e università in America, Europa e Asia.

In particolare, i ricercatori italiani sono responsabili della realizzazione, del mantenimento e delle operazioni dei principali strumenti di bordo, e partecipano in prima persona all’analisi scientifica dei dati raccolti dallo strumento. I rivelatori di particelle di Ams-02 sono stati progettati, costruiti e sono ad oggi operati con l'apporto dei ricercatori dell’Infn di Bologna, Milano, Perugia, Pisa, Roma La Sapienza, e Trento.

L’Asi contribuisce alle attività di operazione dello strumento e di analisi dati con la partecipazione di ricercatori presso l’Unità di Ricerca Scientifica Asi-Urs e lo Space Science Data Center. Il rilevatore Ams-02 è stato portato in orbita con la penultima missione dello Shuttle, l'Sts-134 Endeavour. A bordo dello shuttle c’era anche l’astronauta italiano dell’Agenzia Spaziale Europea Roberto Vittori per la missione Dama dell’Asi. Ams è stato agganciato alla Iss dove, dal 19 maggio 2011, sta raccogliendo raggi cosmici con continuità.

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