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Istat conferma stime, agosto in deflazione: -0,1% su anno

14 settembre 2016 | 10.37
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(Foto Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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L'Istat conferma le stime dei prezzi al consumo ad agosto che su base annua sono ancora in deflazione. Nel mese di agosto 2016, l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registra un aumento dello 0,2% su base mensile e una diminuzione dello 0,1% su base annua facendo registrare lo stesso tasso tendenziale di luglio. La stima preliminare è confermata. Lo rileva l'Istat. Il prolungarsi della flessione dei prezzi su base annua, spiega l'Istat, è la sintesi di dinamiche di segno opposto che, in gran parte, si compensano. Se da una parte, infatti, si attenua il calo tendenziale dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-7,0%, da -8,0% di luglio) e accelera la crescita di quelli degli Alimentari non lavorati (+2,4%, era +1,5% il mese precedente), dall’altra i prezzi dei Servizi relativi alle comunicazioni registrano un’inversione di tendenza (-1,4%, era +0,4% a luglio) e si azzera la crescita di quelli dei Servizi relativi ai trasporti (era +0,7% il mese precedente).

Il calo dei prezzi dei Beni energetici (-6,5% rispetto ad agosto 2015), sebbene lievemente meno ampio di quello registrato a luglio (-7,0%), prosegue l'Istituto di Statistica, continua a spiegare la diminuzione su base annua dell’indice generale, che, seppur contenuta, persiste. Al netto di questi beni l’inflazione è positiva e pari a +0,6% come nel mese precedente. Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici l’'inflazione di fondo' scende a +0,4% (da +0,6% di luglio). L’inflazione acquisita per il 2016 risulta pari a zero (era -0,1% a luglio). L’aumento mensile dell’indice generale dei prezzi al consumo è principalmente dovuto agli aumenti dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+2,2%), degli Alimentari non lavorati (+0,9%) e dei Servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,4%).

I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona, rileva ancora l'Istat, aumentano dello 0,3% su base mensile e dello 0,6% su base annua (da +0,4% di luglio). I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto non variano in termini congiunturali e registrano, in termini tendenziali, un aumento pari a +0,1% (era -0,1% a luglio). L’indice dei prezzi al consumo armonizzato (Ipca) diminuisce dello 0,1% su base sia mensile sia annua (la stima preliminare era pari a zero in entrambi i casi), attenuando la flessione registrata a luglio (-0,2%). L’indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati (Foi), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su base mensile e diminuisce dello 0,1% nei confronti di agosto 2015.

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