Padre Luigi Gaetani lancia un nuovo appello al governo: "O la scuola riparte tutta o non riparte"
Scuole cattoliche ignorate. Alla vigilia della ripresa della scuola, padre Luigi Gaetani, presidente della Conferenza italiana Superiori Maggiori (Cism), lancia un nuovo appello al governo a nome degli Istituti cattolici presenti sul territorio e, numeri alla mano, dà voce alle preoccupazioni. "O la scuola riparte tutta - osserva all’Adnkronos padre Gaetani - o non riparte. Noi abbiamo dato la nostra disponibilità al governo da subito, e non solo con richieste, anche dando, proponendo. Vediamo se dalle parole passeranno ai fatti".
Il presidente della Cism spiega come stanno le cose a pochi giorni dalla ripresa: "Per la scuola pubblica paritaria, perché non parliamo di scuole private, il governo ha destinato briciole e, tenuto conto della difficoltà delle famiglie che non possono sostenere le rette a fronte del fatto che già pagano le tasse anche per l’istruzione, abbiamo fatto presente che non sostenere le famiglie in questo momento significa creare un monolite dell’istruzione in Italia senza dare la possibilità di scelta educativa alle famiglie".
Rivendica il presidente della Cism: "Libera scuola in libero Stato ma sembra che questo in Italia e in Grecia non valga". Padre Gaetani spiega anche la proposta fatta al governo: "A fronte della spesa che lo Stato affronta per ogni alunno, 8.500 euro, abbiamo sostenuto che era più opportuno andare su una quota standard: dare cioè alle famiglie l’opportunità di offrire una quota standard di 5.500 euro e la famiglia decide dove mandare il figlio. Si tratta di una battaglia culturale. Diversamente molte scuole pubbliche paritarie chiuderanno. Cento scuole sul territorio hanno già chiuso e, se le cose non cambieranno, vedremo a breve quante saranno le scuole cattoliche in condizione di riaprire".
