Ita Airways: avviato negoziato con cordata Certares, Delta e Af-Klm

31 agosto 2022 | 11.07

Mef: offerta consorzio ritenuta più rispondente a obiettivi fissati

Per Ita Airways trattativa con il governo italiano del consorzio, costituito da Certares-Air France-Klm e Delta Airlines. "Un negoziato in esclusiva" che il ministero dell'Economia e delle Finanze, nonostante la campagna elettorale in corso, ha avviato da oggi perché l'offerta "è stata ritenuta maggiormente rispondente agli obiettivi, fissati dal Dpcm". Alla conclusione della trattativa in esclusiva, che non avrebbe una scadenza prevista, "si procederà alla sottoscrizione di accordi vincolanti solo in presenza di contenuti pienamente soddisfacenti per l'azionista pubblico", come ha spiegato via XX settembre.

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L'offerta da 800-850 milioni di euro messa sul tavolo dalla cordata Msc-Lufthansa e che prevedeva di acquistare l'80% dell'aviolinea (60% Msc, 20% Lufthansa e 20% il Mef) non è stata sufficiente a convincere il Tesoro che ha preferito scegliere l'offerta di oltre 600 milioni di euro circa di Certares-Delta-Air France - Klm che prevederebbe invece l'acquisizione di circa il 56% di Ita. Il 44% restando nelle mani pubbliche con il Mef che di fatto occuperebbe una posizione di rilievo. In questo schema lo Stato italiano dovrebbe avere due rappresentanti su cinque nel Cda della compagnia.

La decisione del Mef è stata accolta con favore da Certares e da Af-Klm. "Siamo fermamente convinti della nostra visione per lo sviluppo della compagnia, che speriamo di poter attuare al raggiungimento degli accordi definitivi e vincolanti", ha spiegato Certares, la piattaforma di investimento leader nel Private equity e fondato nel 2012 da Greg O'Hara. "Lavoreremo nelle prossime settimane con il Mef, con Ita, i nostri partner del consorzio Delta e Af-Klm e tutti gli stakeholder coinvolti per arrivare a questo obiettivo", ha sottolineato Certares. Air France - Klm, in caso di perfezionamento dell'operazione, inizialmente sarà 'solo' "un partner commerciale e operativo" di Ita. Il gruppo franco-olandese, infatti, in questa fase iniziale non investirebbe nel capitale della compagnia aerea italiana anche se non esclude di farlo nel prossimo futuro. "Air France-Klm potrebbe considerare a medio termine di acquisire una partecipazione di minoranza in Ita", ha sottolineato il gruppo guidato dal Ceo Benjamin Smith.

Air France - Klm ha ricordato di avere "un rapporto di lunga data con Ita" e di averlo avuto in precedenza con Alitalia di cui era stato anche azionista arrivando fino al 25% prima di ridurre progressivamente la sua quota a partire dal 2013. "Insieme al suo partner di joint venture Delta Air Lines, Air France-Klm non vede l'ora di avere legami più stretti con Ita e di basarsi sulla partnership commerciale esistente che le compagnie aeree hanno formato, in particolare attraverso l'attuazione di accordi di codeshare e l'ingresso di Ita nell'alleanza SkyTeam, di cui Air France-Klm e Delta sono membri fondatori".

L'offerta Certares-Delta Airlines-Air France Klm che ha convinto il Tesoro prevederebbe il ruolo centrale di Roma Fiumicino, come terzo hub dell'Europa continentale, assieme ad Amsterdam e Parigi. Una porta non solo per rafforzare le rotte sul Nord America ('cuore' della joint venture transatlantica con Alitalia) ma anche per l’America Latina e l’Africa. Roma, infatti, potrebbe diventare un gateway per il continente africano, pezzo strategico per le tratte da e per l’Europa. In questa operazione, Af-Klm e Delta faranno leva sul loro know how industriale mentre Certares sul suo network distributivo attraverso i suoi investimenti in società leader nella distribuzione di viaggi leisure e business in tutto il mondo. In questa prospettiva, il ruolo di Certares sarebbe quello di attrarre e convogliare turisti soprattutto americani su destinazioni italiane meno conosciute.

Non si è fatta attendere la reazione di Lufthansa che ha preso atto della decisione del governo italiano "di intraprendere una strada che consenta una maggiore influenza dello Stato e non preveda una completa privatizzazione di Ita". Per la compagnia aerea tedesca, comunque, "la nostra offerta congiunta con Msc era e continua ad essere la soluzione migliore per Ita". Lufthansa comunque sottolinea inoltre che "anche senza una collaborazione con Ita, il Gruppo mantiene un ottimo posizionamento sul mercato italiano. Con la nostra compagnia aerea italiana Air Dolomiti e con tutti i nostri marchi aerei abbiamo già una forte presenza, con circa 4 milioni di passeggeri e oltre 130 partenze giornaliere da 21 destinazioni. Continueremo ad ampliare questo posizionamento con le nostre forze e a sviluppare ulteriormente la nostra offerta per offrire il miglior servizio ai nostri clienti e passeggeri italiani".

I sindacati, intanto, hanno chiesto di poter conoscere il piano industriale della cordata costituita da Certares, Af-Klm e Delta e per questo hanno chiesto un incontro al Governo e ai diretti interessati. "Vorremmo conoscere il piano che la cordata ha presentato perché - sottolinea la Filt - Cgil - non va perso tempo. Occorre dare rapidamente implementazione al piano Ita, rifinanziando le casse della compagnia e sfruttando la rapida ripresa del traffico, facendosi trovare pronti per la stagione estiva del 2023. È positivo che il Governo, come da noi sostenuto, abbia deciso che lo Stato italiano debba mantenere una presenza come azionista di riferimento che sia garanzia occupazionale e dello sviluppo industriale del trasporto aereo italiano". Per la Filt ci sono aspetti fondamentali che non vanno tralasciati: "la prima cosa che chiederemo ai nuovi acquirenti è che vengano rispettati ed implementati il piano flotta e gli accordi relativi alle assunzioni, che prevedono il recupero dei lavoratori attualmente in cassa integrazione".

Per la Fit-Cisl, che sembra "rivivere il copione del film 'Il giorno della marmotta' in cui il protagonista rimane incastrato in un circolo temporale che vede i giorni ripetersi tutti in maniera uguale", si riserva di dare "un giudizio compiuto dopo aver conosciuto i dettagli del piano" : allo stato attuale "sembrerebbe che la collaborazione con Delta ed Air France si limiterebbe solo ad accordi di code share che in passato hanno determinato effetti discutibili. In assenza di un piano industriale orientato al consolidamento e allo sviluppo della compagnia aerea, c’è il rischio che le 3.600 persone attualmente in forza a Ita di cui circa 700 piloti e 1350 assistenti di volo, ne abbiano a soffrire, senza contare che, in assenza delle previste fasi di sviluppo, migliaia di lavoratrici e lavoratori continueranno a rimanere in cassa integrazione".

Per la Uiltrasporti l'obiettivo "deve essere la migliore soluzione industriale che sviluppi la compagnia sotto il profilo occupazionale, della flotta e valorizzi il lavoro dal punto di vista contrattuale, inserendo Ita Airways in un network intercontinentale che valorizzi i nostri hub aeroportuali nell’interesse dei lavoratori e del Paese". La decisione del Mef ha sorpreso l'Anpac perché "industrialmente l'offerta più solida per il futuro sembrava quella di Msc e Lufthansa" : "siamo curiosi di capire i vantaggi riscontrati dal Mef. Attendiamo di capire perché è stata scelta l'offerta della cordata Certares, Delta Airlines e Air France Klm", ha sottolineato all'Adnkronos Stefano De Carlo, segretario esecutivo Anpac, l'Associazione nazionale professionale aviazione civile. "Senza struttura industriale che permetta ad Ita di avere uno sviluppo lungo raggio e un consolidamento nazionale il futuro è segnato", ha aggiunto spiegando che "i problemi riscontrati fino ad ora" a Ita e Alitalia "sono anche stati frutti dell'alleanza Air France - Klm e Delta". Uno dei punti salienti del piano industriale della cordata Lufthansa-Msc prevedeva infatti di sviluppare le sinergie con Msc sia per i passeggeri che per il cargo. L'aeroporto di Fiumicino sarebbe diventato l'hub di Lufthansa del Mediterraneo. Ita avrebbe completato la costellazione multibrand che si è formata, via via negli anni, con l'acquisizione di Swiss, Austrian Airlines, Brussels Airlines e Air Dolomiti.

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