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Italia 14ª in Europa nel 2020 con 2,7 punti di ricarica per EV ogni 100 km

03 marzo 2021 | 07.49
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Italia 14ª in Europa nel 2020 con 2,7 punti di ricarica per EV ogni 100 km

In Italia circolano oltre 38,5 milioni di vetture, ma circa il 30% appartiene alle categorie da Euro 0 a 3 ed ha più di 15 anni di anzianità; se si aggiungono i 10,4 milioni di Euro 4 la percentuale complessiva di auto obsolete e inquinanti sale al 56,4% del totale. Ma mentre aumentano le immatricolazioni di elettriche e plug-in, salite nel 2020 al 4,3% del mercato, continuano a mancare le infrastrutture di ricarica: con 2,7 colonnine ogni 100 km contro le 4,7 della media europea, l'Italia è al 14° posto nel ranking continentale. Questo il quadro poco lusinghiero della mobilità privata in Italia disegnato dall'UNRAE nel consueto Book sui principali fenomeni che hanno caratterizzato l'automotive nel 2020. 'Quello appena concluso, con 1,38 milioni di auto immatricolate, è il secondo anno peggiore degli ultimi 30, dopo il record negativo di 1,30 milioni nel 2013, e ben al di sotto della media di 1,9 milioni di immatricolazioni dei 4 anni precedenti - afferma Michele Crisci, Presidente dell'UNRAE -. Come conseguenza, il settore ha perso 10 miliardi di euro di fatturato rispetto al 2019 e le casse dello Stato 1,8 miliardi di euro di gettito IVA. Si spera in una ripresa nel 2021 quando, salvo ulteriori restrizioni per Covid e col beneficio degli incentivi, si prevede un rialzo del 12,2% a 1,55 milioni di unità, ancora fortemente in calo rispetto al 2019.

Un livello di immatricolazioni largamente insufficiente rispetto ad un anno medio che mette ancora in serio rischio la sopravvivenza di aziende e occupazione'. 'La previsione di parziale recupero – conclude Crisci - vale anche per i veicoli commerciali fino a 3,5 t (+15%) e i veicoli industriali (+9%). Tra i dati significativi si segnala la costante crescita del NLT, soprattutto delle aziende, che nel 2020 ha raggiunto una quota di mercato del 15,2%. Nonostante il trend positivo del noleggio il settore della auto aziendali in Italia presenta immatricolazioni contenute rispetto ai maggiori Paesi europei: 36% di quota contro il 62,9% della Germania, 54,2% del Regno Unito, 53,1% della Francia e 49,8% della Spagna. Il motivo è il trattamento fiscale penalizzante che riserva alle auto del canale business in Italia una quota ammortizzabile del 20% e una detraibilità IVA del 40%, contro il 100% degli altri paesi. Tra le curiosità, nel calo generale di tutte le carrozzerie, il continuo avvicinamento dei crossover al vertice delle preferenze (36,1%), dove ancora ci sono le berline (46,1%) nonostante il trend in discesa degli ultimi anni. Tra i colori preferiti per l'auto ancora il grigio (36,3%), seguito da bianco (25,3%) e nero (15,3%). La crisi ha colpito anche i carburanti: nel 2020 il consumo di Diesel è sceso del 16,6% (-21,2% per la benzina) con un parallelo calo delle percorrenze medie. Infine il 2020 segna una pesante contrazione anche per le autovetture usate che con 4,67 milioni di passaggi di proprietà, perdono il 16,6%; l'anzianità media delle auto trasferite tocca un nuovo record dal 2013 arrivando a 9,4 anni.

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