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Rugby

Italia al 6 Nazioni con l'entusiasmo dei 10 esordienti

25 gennaio 2016 | 17.32
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Sergio Parisse (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Sergio Parisse (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

E’ iniziato il countdown per la nuova edizione del Sei Nazioni, uno dei tornei più antichi al mondo con i suoi 130 anni di storia, che per l’Italia prenderà il via il prossimo 6 febbraio contro la Francia allo Stade de France. A presentare il torneo, che vedrà la prima tappa italiana il 14 febbraio contro l’Inghilterra nella ormai classica cornice dello stadio Olimpico di Roma, il presidente Fir Alfredo Gavazzi.

"Abbiamo una tradizione diversa rispetto ai paesi anglosassoni ma non siamo qui solo per partecipare. Il rugby è cresciuto tanto in Italia, il merito in primo luogo è del ruolo del 6 Nazioni sul territorio, gli anglosassoni lo chiamano il ‘gioiello della Regina’. Per Italia-Inghilterra abbiamo venduto più di 50mila biglietti e speriamo nel sold-out. Anche la Scozia avrà un ottimo risultato, è ormai consuetudine che riempiamo lo stadio", spiega il presidente federale che nel Salone d’Onore del Coni ha colto l’occasione per presentare, assieme al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, una partnership Fir-Mibact, che permetterà ai possessori di un biglietto per i match dell’Italia di entrare gratuitamente in diversi musei della Capitale.

"Roma ha il bel contorno dello Stadio dei Marmi, non c’è posto al mondo così bello per il Terzo Tempo -prosegue il numero uno Fir-. E’ un evento importante che Roma ci permette di sviluppare al meglio, voglio ringraziare già da oggi i ragazzi, abbiamo 10 facce nuove con giocatori che vengono dall’eccellenza che è la fine di una formazione che parte dall’under 17. Roma attraverso la sua cultura ci sta dando la possibilità di candidarci ai Mondiali di rugby del 2023 e alle olimpiadi del 2024. E’ molto importante che Roma sia un riferimento certo per lo sport e per il rugby", conclude Gavazzi.

Le partite saranno anche quest’anno trasmesse in diretta e in chiaro da DMax, che quest’anno si avvale della collaborazione di una bandiera azzurra come Mauro Bergamasco, i cinque match dell’Italia andranno in onda anche su DJ Tv. Tra le novità della squadra azzurra l’ingresso di 10 esordienti, come ricorda il ct azzurro Jacques Brunel al suo quinto e ultimo 6 Nazioni. “Questo è il più bel torneo del mondo, ogni anno ci sono le stesse squadre e ogni anno ci sono sorprese e noi speriamo di esserlo. Tra le novità noi portiamo una squadra in un momento particolare dopo la coppa del mondo, abbiamo avuto qualche infortunato e abbiamo cambiato qualche elemento. Ci sono tanti ragazzi che sono cresciuti, abbiamo 10 esordienti in squadra, c’è un bel mix di esperienza ed entusiasmo".

Dopo l’esordio con la Francia l’Italia il 14 febbraio giocherà all’Olimpico con l’Inghilterra per poi affrontare sempre a Roma la Scozia il 27. Il 12 marzo la trasferta con l’Irlanda e il 19 marzo la sfida in casa del Galles. A guidare la pattuglia azzurra capitan Sergio Parisse: "Il Sei Nazioni è un torneo molto difficile che cominciamo con una trasferta importante con la Francia allo Stade de France, ci sono tanti esordienti in squadra e mi aspetto tantissimo entusiasmo e voglia".

"E' un onore giocare questo torneo. Iniziamo con due squadre molto forti come Francia e Inghilterra ma scenderemo in campo con la volontà di dare il massimo e fare buone prestazioni. Ci auguriamo di essere le sorprese del torneo, non abbiamo le potenzialità e vincere ma se giochiamo al massimo possiamo mettere in difficoltà chiunque -prosegue il flanker azzurro-. L'ultimo torneo come ct azzurro di Brunel? Faremo bene a prescindere, nel gruppo c’è la volontà di fare bene, poi ovviamente anche per lui vorrebbe chiudere questo ciclo con un gran torneo".

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