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Italia-Svizzera: più vicine con S.Gottardo, tunnel ferroviario da record

24 maggio 2016 | 17.40
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(foto Alptransit Gotthard Ag)
(foto Alptransit Gotthard Ag)

Italia più vicina alla Svizzera, ma anche all’Europa, con la costruzione della galleria di base del S. Gottardo, che verrà inaugurata il primo giugno. Con i suoi 57,1 km si tratta del tunnel ferroviario più lungo del mondo e per l’Italia rappresenta una sfida e un’opportunità economica di primo piano, lungo un asse di trasporto che va dal porto di Genova a quelli di Zeebrugge in Belgio e Rotterdam in Olanda, attraverso la Germania, in una delle macroregioni più industrializzate del pianeta. Quando la galleria di base diventerà operativa l’11 dicembre, vi potranno transitare fino a 250 treni merci e 65 treni viaggiatori al giorno. Il percorso Milano-Zurigo si ridurrà di mezz’ora e nel 2020, con l’apertura della galleria del Ceneri, il viaggio fra le due città durerà circa tre ore.

Presentata oggi all’ambasciata svizzera, la realizzazione della galleria di base del S. Gottardo è prima di tutto un capolavoro di ingegneria. Più lunga del tunnel giapponese di Seikan (53,9 km) e del tunnel sotto la Manica (50,5 km) è anche la galleria più profonda del mondo con una copertura massima di 2300 metri. Riduce di 30 chilometri l’attuale percorso, che diventa quasi pianeggiante, avvicinando l’Italia alla Svizzera, ma anche alla Germania.

il primo giugno a inaugurazione galleria Renzi, Merkel e Hollande

Costata 12,2 miliardi di franchi svizzeri, la galleria di base del S. Gottardo fa parte del più ampio progetto elvetico dell’Alptransit, che ha come obiettivo il trasferimento del traffico merci dalla strada alla ferrovia, con vantaggi per l’ambiente, la sicurezza stradale, l’efficienza, la rapidità e la puntualità del servizio. Un obiettivo che gli svizzeri hanno approvato a larga maggioranza con due referendum, nel 1992 e il 1998 .

Se le opportunità commerciali sono evidenti per l’Italia, l’intero progetto rappresenta anche un cambiamento di prospettiva. Se pensiamo ai cambiamenti prodotti dall’alta velocità fra Roma e Milano, possiamo immaginarci “le sinergie economiche, ma anche culturali” che possono nascere da un collegamento ferroviario per i passeggeri di tre ore fra Milano e Zurigo, ha sottolineato l’ambasciatore elvetico Giancarlo Kessler. Adesso “siamo sullo stesso treno”, ha sintetizzato, evidenziando come in futuro Genova potrà essere sempre più un porto naturale sia per la Svizzera che per la Baviera, l’Alsazia- Lorena e il Baden Wuerttemberg.

Il primo giugno a festeggiare la nuova galleria ci saranno anche il presidente del Consiglio Matteo Renzi, la cancelliera tedesca Angela Merkel e il presidente francese Francois Hollande.

L’intero progetto si basa infatti anche su accordi con l’Europa stretti negli anni novanta. Per quanto riguarda il nostro Paese, è stata firmata un’apposita convenzione con la Svizzera nel 1999 e Berna ha anche messo a disposizione 120 milioni di euro per i lavori previsti sulla linea Luino-Bellinzona. "L'Italia ha fatto molto", ha rimarcato Alessandro Fattorini, dell'ufficio federale elvetico dei Trasporti, parlando del grande lavoro che è in corso per l'armonizzazione delle infrastrutture, l'ottimizzazione del traffico e gli interventi normativi necessari per una gestione uniforme del collegamento ferroviario fra i due Paesi.

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