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Ambiente: Italia, Francia e Monaco nel Tirreno per esercitazione antinquinamento

17 settembre 2014 | 16.53
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Simulato un incidente navale tra una petroliera ed una portacontainer

Ambiente: Italia, Francia e Monaco nel Tirreno per esercitazione antinquinamento

Si concluderà oggi l'esercitazione antinquinamento nel Tirreno condotta da Italia, Francia e Monaco che simula un incidente navale, tra una petroliera ed una portacontainer, con sversamenti a mare di circa 80mila metri cubi di olio combustibile, e l'immediato intervento di una task force internazionale antinquinamento.

L'esercitazione, a cui presenzierà il sottosegretario all'Ambiente, Silvia Velo, si svolgerà nelle acque territoriali italiane, a circa 6 miglia a nord dell'Isola d'Elba, zona ecologicamente sensibile (Santuario Pelagos/ Arcipelago toscano), a forte traffico marittimo, e si svilupperà in un contesto realistico per cui i mezzi aeronavali coinvolti saranno chiamati ad operare, senza preavviso, direttamente dai rispettivi porti di assegnazione.

Come ogni anno, anche la Guardia costiera italiana partecipa all'esercitazione Ramogepol 2014 mettendo a disposizione propri assetti aeronavali. Oltre a 5 motovedette con funzioni di coordinamento in mare e controllo del traffico marittimo e con compiti di circoscrizione e contenimento di sostanze inquinanti, saranno impiegati un elicottero AB 412 e un velivolo Atr 42 della Guardia Costiera. Quest'ultimo, dotato di sofisticate strumentazioni elettroniche per il telerilevamento ambientale, consente l'individuazione di potenziali forme di inquinamento anche al fine di prevedere e garantire il tempestivo intervento dei mezzi disinquinanti.

L'aereo Atr 42, impiegato dal Corpo in attività di controllo ambientale è stato recentemente impegnato nel monitoraggio delle acque del Giglio interessate dalle operazioni di rimozione della Costa Concordia e durante il suo viaggio di trasferimento del relitto verso il porto di Genova. Il telerivelamento ha trovato inoltre concreta e diretta applicazione nella lotta al fenomeno illegale dei roghi di rifiuti abbandonati, nella cosiddetta ''Terra dei fuochi'', fungendo anche da deterrente contro gli illeciti ambientali.

All'esercitazione partecipa una petroliera, messa a disposizione dall'Eni, attorno alla quale sarà simulato un incidente con dispersione in mare di sostanze inquinanti. L' Accordo Ra.mo.ge, entrato in vigore nel 1981 tra i tre Paesi firmatari, Francia, Italia e Monaco, tutela le acque del Mediterraneo, dalla foce del Rodano alla foce del fiume Magra e promuove un'effettiva collaborazione internazionale tra gli Stati rivieraschi nella protezione della biodiversità e nella lotta agli inquinamenti marini.

In particolare, il suo strumento operativo, il Ramogepol Plan, garantisce una risposta internazionale coordinata agli oil spill che si verifichino nelle acque marine oggetto dell'Accordo; per l'Italia, si fa riferimento al Mare Ligure ed alla Toscana. Nell'ambito dell'esercitazione, interverranno numerosi mezzi aerei e navali di Italia e Francia, con la partecipazione della Spagna quale nazione associata, assieme a numerosi esperti e tecnici del settore dei Paesi coinvolti.

Per l'Italia entreranno in azione tre mezzi navali del ministero dell'Ambiente specializzati per l'antinquinamento, quattro unità marittime, un aereo e un elicottero della Guardia Costiera e un pattugliatore navale della Marina Militare. Per la Francia saranno impiegati due rimorchiatori con attrezzature specializzate e un aereo.

Interverranno, inoltre, un aereo della Spagna ed una nave della Agenzia Europea per la Sicurezza Marittima (Emsa). Tutta l'operazione sarà coordinata, a livello strategico, dal ministero dell'Ambiente, ed a livello operativo, dalla Guardia Costiera Nazionale. Oggi pomeriggio è previsto, a Portoferraio, presso l'Hotel Airone, alla presenza del sottosegretario Silvia Velo, il debriefing sugli esiti dell'Esercitazione e, successivamente, una conferenza stampa.

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