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Rapporto sulla coesione sociale dell'Istat

Italia maglia nera per l'occupazione, dal 2005 agli ultimi posti della classifica Ue

16 febbraio 2014 | 16.49
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Italia maglia nera per l'occupazione, dal 2005 agli ultimi posti della classifica Ue

Dal 2005 l'Italia domina incontrastata gli ultimi posti della classifica Ue sull'occupazione: per ben cinque volte si è classificata all'ultimo posto tra 15 paesi in corsa, mentre due volte è riuscita a salire al penultimo e terzultimo posto. La sua migliore performance l'ha fatta salire fino al 58,7% (nel 2007 e 2008), un dato ben al di sotto delle 'colleghe' più brave che, nelle annate migliori, l'hanno staccata di una ventina di punti percentuali.

Secondo i dati contenuti nel rapporto sulla coesione sociale dell'Istat relativi al tasso di occupazione delle persone tra 15 e 64 anni nell'Ue a 15 (elaborazione Eurostat e Labour force survey), il peggior risultato in assoluto è stato raggiunto nel 2012, quando il belpaese è sceso al 56,8%, staccando la media Ue, che è stata pari al 65,3%, di 8,4 punti.

L'abbandono dell'ultima posizione, nella classifica dell'occupazione, non è dovuta a meriti dell'Italia ma al crollo di altri paesi che, in alcuni casi, è stato disastroso. Come per la Grecia che è passata dal 60,1% di occupati nel 2005 al 51,3% nel 2012; un calo di quasi 10 punti che ha portato la repubblica Ellenica a occupare l'ultimo posto, per il secondo anno consecutivo (nel 2011 si era fermata al 55,6% dietro il 56,9% dell'Italia).

Nel 2012 tra la Grecia e l'Italia si posiziona la Spagna, che dalle buone performance del 2005, quando il tasso di occupazione arrivava al 63,3%, è scesa al 55,4%, perdendo quasi 10 punti percentuali. Dal lato opposto ci sono i paesi bravi, quelli che meritano i primi posti perchè hanno un alto tasso di occupazione: nel 2012 la medaglia d'oro è andata ai Paesi Bassi, con il 75,1%. Rispetto al record del 2008, quando ha raggiunto il 77,2%, hanno perso quasi un paio di punti ma restano comunque una ventina di punti sopra all'Italia.

L'anno in cui è iniziata la crisi è stato anche l'anno dei record, con la Danimarca che ha raggiunto il miglior risultato di tutti i paesi dal 2005 al 2012 (nel 2008 è arrivata al 77,9% di occupazione) e il dato medio nei 15 paesi dell'Ue è arrivato al 67,1%. Negli anni successivi si è registrata una lenta e continua riduzione dell'occupazione, che ha portato il dato medio a scendere di un paio di punti percentuali (65,2%). Nel 2008 i paesi che hanno un tasso d'occupazione superiore al 70% sono sette (quasi la metà del numero complessivo), mentre tre anni prima erano soltanto quattro.

Quanto al paese dei record, la Danimarca, negli anni successivi al 2008 si è tenuta sempre sopra quota 70% ma perdendo il primo posto che, nel 2012 è andato ai Paesi Bassi. La migliore performance, nel periodo esaminato, va invece alla Germania che, dal 2005, è cresciuta di 7,3 punti percentuali grazie a dei numeri preceduti sempre dal segno più. Nessun altro paese è riuscito ad avvicinarsi ai risultati che ha ottenuto, mentre sono diversi quelli che hanno ottenuto numeri simili ma con il segno meno d'avanti: Grecia e Irlanda (-8,8 punti) e Spagna (-7,9 punti). Risultati così distanti si sono annullati reciprocamente: nel 2012 l'Europa risulta infatti tornata ai livelli del 2005 (era 65,3% ed è arrivato a 65,2%).

Nella tabella che segue viene riportato il tasso di occupazione nei 15 paesi dell'Ue, nel 2005, nel 2008 (anno in cui sono stati raggiunti i risultati migliori) e nel 2012. I numeri accanto alla percentuali indicano le posizioni in classifica, dal paese con il più alto tasso di occupazione (numero 1) al più basso (numero 15).

Paesi.....................2005................2008.............2012

Italia...................57,6%(15).......58,7%(15).......56,8%(13)

Austria.................68,6%(5)........72,1%(4).........72,5%(5)

Belgio..................61,1%(13).......62,4%(13).......61,8%(10*)

Danimarca............75,9%(1)........77,9%(1).........72,6%(4)

Finlandia..............68,4%(6)........71,1%(6).........69,4%(7)

Francia................63,7%(10).......64,8%(10).......63,9%(9)

Germania.............65,5%(9)........70,1%(7).........72,8%(3)

Grecia..................60,1%(14).......61,9%(14)......51,3%(15)

Irlanda.................67,6%(7)........67,6%(9)........58,8%(12)

Lussemburgo........63,6%(11).......63,4%(12)......65,8%(8)

Paesi Bassi...........73,2%(2).........77,2%(2)........75,1%(1)

Portogallo............67,5%(8).........68,2%(8)........61,8%(11*)

Regno Unito.........71,7%(4).........71,5%(5)........70,1%(6)

Spagna................63,3%(12).......64,3%(11)......55,4%(14)

Svezia.................72,5%(3).........74,3%(3)........73,8%(2)

Ue15...................65,3%.............67,1%.............65,2%

*Il Portogallo e il Belgio sono pari al 68,8%, la differente numerazione è soltanto in ordine alfabetico.

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