cerca CERCA
Giovedì 25 Aprile 2024
Aggiornato: 11:18
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Italia-Russia, da embargo perdite per oltre 1 mld per export agroalimentare

03 luglio 2019 | 13.08
LETTURA: 4 minuti

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

Le esportazioni agroalimentari made in Italy hanno perso oltre un miliardo di euro in cinque anni a causa del blocco che ha colpito una importante lista di prodotti agroalimentari con il divieto all’ingresso di frutta e verdura, formaggi, carne e salumi ma anche pesce, provenienti da Ue, Usa, Canada, Norvegia ed Australia. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti, anticipata all'Adnkronos, divulgata in occasione della visita in Italia del premier russo Vladimir Putin a quasi 5 anni dall'embargo scattato il 7 agosto 2014, più volte rinnovato.

"Al ridimensionamento complessivo delle esportazioni si somma – sottolinea la Coldiretti – il danno di immagine e di mercato provocato dalla diffusione sul mercato russo di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy".

"Si tratta di un costo insostenibile per l’Italia e l’Unione Europea, -prosegue l'organizzazione agricola -, ed è importante che si riprenda la via del dialogo poiché ancora una volta il settore agroalimentare è stato merce di scambio nelle trattative internazionali senza alcuna considerazione del pesante impatto che ciò comporta sul piano economico, occupazionale e ambientale".

aumentati cibi italiani 'taroccati' in Russia

Nei supermercati russi si possono ora trovare fantasiosi surrogati locali che hanno preso il posto dei cibi italiani originali, dalla mozzarella 'Casa Italia' e dall’insalata 'Buona Italia' alla Robiola Unagrande, dalla mortadella Milano al parmesan, dalla scamorza al mascarpone. A potenziare la produzione del falso made in Italy non è stata però solo l’industria russa, ma anche molti Paesi che non sono stati colpiti dall’embargo come la Svizzera, la Bielorussia, l’Argentina o il Brasile che hanno aumentato le esportazioni dei cibi italiani taroccati nel Paese di Putin.

In Russia è possibile infatti trovare scamorza, mozzarella, provoletta, mascarpone e ricotta Made in Bielorussia, ma anche salame Milano e Gorgonzola di produzione Svizzera e Parmesan o Reggianito di origine brasiliana o argentina. Il fenomeno dell'italian sounding investe anche la ristorazione italiana in Russia che, dopo una rapida esplosione, rischia di essere frenata per la mancanza degli ingredienti principali. In alcuni casi i piatti sono spariti dai menu mentre, in altri, sono stati sostituiti da tarocchi locali o esteri senza però che ci sia nella stragrande maggioranza dei ristoranti una chiara indicazione nei menu.

Una nota positiva tuttavia, viene segnalata dalla Coldiretti, in quanto all’azzeramento della spedizione di svariati prodotti agroalimentari made in Italy in Russia si è accompagnato negli ultimi anni un aumento delle esportazioni dei prodotti non colpiti dall'embargo, come ad esempio il vino, e l'export agroalimentare italiano ha raggiunto nel 2018 i 561 milioni, in aumento del 7%, rispetto all'anno precedente, anche se rimane di molto inferiore a quello degli anni precedenti l'embargo.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza