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Italia viva, Librandi: "Mai detto 'leghisti di m...' a Gdf"

16 gennaio 2020 | 16.58
LETTURA: 3 minuti

Il deputato su quanto scrive l'Espresso che riporta "frasi trascritte in alcune relazioni di servizio dei finanzieri": "E' tutta fantasia e ovviamente agirò in giudizio"

(Foto Fotogramma)
(Foto Fotogramma)

Gianfranco Librandi ricorda bene l'episodio di cui parla l'Espresso. Una verifica fiscale della Gdf, avvenuta il luglio scorso, in una della sedi della sua società, la Tci Telecomunicazioni. Ma il deputato di Italia viva nega di aver apostrofato i militari con parole come 'leghisti di m...' come invece è riportato in una relazione della Gdf che riporta l'Espresso.

"Mi ricordo, mi ricordo benissimo la visita della Guarda di Finanza ma questa storia dei 'leghisti di m...' non esiste proprio - dice all'Adnkronos - E' tutta fantasia e ovviamente agirò in giudizio perché questa è diffamazione".

L'onorevole di Iv sostiene, inoltre, che l'esito della verifica fiscale fu che "le operazioni" dell'azienda risultarono "tutte regolari". In particolare, si sarebbe fatto un accertamento su alcuni immobili. "Sì ho comprato degli immobili, un'operazione per rinforzare la mia azienda e continuare a lavorare negli anni. Operazioni regolari, pagate con conti regolari anche se esteri. Invece leggo una ricostruzione tesa a dipingermi come un evasore. La mia è un'azienda seria che paga le tasse". E poi c'è la questione delle offese ai militari: "Tutta fantasia ed è una cosa che va assolutamente chiarita".

L'Espresso - "'Sono un onorevole, un intoccabile', 'siete morti', 'leghista di merda'". Sarebbero le parole con cui Librandi si sarebbe rivolto ai militari della Gdf durante una verifica fiscale presso le sedi della sua società Tci Telecomunicazioni, avvenuta il 24 luglio 2019 scrive l'Espresso che riporta "frasi trascritte in alcune relazioni di servizio dei finanzieri" e che saranno pubblicate "nel prossimo numero in edicola da domenica 19 gennaio e già online su Espresso+".

"Secondo i finanzieri, Librandi avrebbe sostenuto che lui è un deputato e un imprenditore che 'lavora, non come voi che non fate un cazzo dalla mattina alla sera. Pago le tasse e quindi anche il vostro stipendio'. Poi ha insultato chi comandava l’operazione: 'Sarà un leghista di merda'. E, dopo essersi definito un 'intoccabile', l’ex Pd ha annunciato che uno dei militari non avrebbe più percepito la pensione. Salutando i finanzieri che facevano il loro lavoro con un definitivo: 'Siete morti'", scrive ancora il settimanale.

L'Espresso, alcuni mesi fa, aveva scritto tra le altre cose che Librandi risultava come "il parlamentare è il più munifico tra i tanti finanziatori della fondazione Open, l’ente renziano su cui sta indagando la procura di Firenze. Una segnalazione sospetta di Bankitalia sui conti correnti di Open segnala infatti come Librandi tra febbraio 2017 e giugno 2018 abbia donato ben 800 mila euro all’organismo un tempo guidato da Alberto Bianchi. Ricchi bonifici emessi attraverso la Tci, proprio l’azienda al centro della verifica fiscale che risulta ancora in corso".

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