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Italiani sempre più vecchi, oltre il 20% ha 65 anni

10 aprile 2017 | 16.58
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(Fotogramma) - FOTOGRAMMA
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Per la prima volta negli ultimi decenni si assiste alla diminuzione degli abitanti del nostro Paese. La popolazione italiana diventa sempre più vecchia: oltre 1 italiano su 5 ha più di 65 anni. Ma nel contempo si riduce il numero dei centenari. Al 1 gennaio 2016 più di 3 residenti su 100 mila avevano 100 anni ed oltre. E’ quanto emerge dal Rapporto Osservasalute 2016, pubblicato dall'Osservatorio nazionale sulla salute nelle Regioni italiane dell'Università Cattolica di Roma, presentato oggi al Policlinico universitario Agostino Gemelli.

La diminuzione degli italiani residenti - si legge nel Rapporto - è dovuta in gran parte al saldo negativo della dinamica naturale (i decessi superano le nascite). Il numero medio di figli per donna per il complesso delle residenti è pari a 1,37 (1,29 per le italiane e 1,97 per le straniere) nel 2014. Si conferma la tendenza alla posticipazione delle nascite: l’età media al parto è di 31,6 anni (per le italiane 32,1 anni, per le straniere 28,6 anni). Poco meno di un nato ogni cinque ha la madre con cittadinanza straniera, con un picco di quasi un nato su tre in Emilia-Romagna.

Sempre in aumento i 'giovani anziani' (ossia i 65-74enni): sono oltre 6,5 milioni, pari al 10,8% della popolazione residente. In altri termini, oltre 1 residente su 10 ha tra i 65-74 anni. I valori regionali variano da un minimo del 9,4% della Campania a un massimo del 12,8% della Liguria. I 65-74enni rappresentano l’11,5% della popolazione residente con cittadinanza italiana contro il 2,4% registrato per gli stranieri.

Continua anche l’avanzata degli 'anziani' (75-84 anni) purtroppo non sempre in buona salute: sono oltre 4,8 milioni e rappresentano ben l’8% del totale della popolazione. In Liguria tale contingente rappresenta ben il 10,6% del totale, mentre in Campania è 'solo' il 6,1%.

Aumentano pure i 'grandi vecchi' (85 anni ed oltre): la popolazione dei 'grandi vecchi' è pari a quasi 2 milioni che corrisponde al 3,3% del totale della popolazione residente. I valori maggiori si registrano in Liguria (4,8%) e i valori minori in Campania (2,3%). Le donne restano la maggioranza, con una proporzione del 52,9% tra i giovani anziani, che sale al 57,5% tra gli anziani e al 68,5% tra i grandi vecchi. Gli over 65 rappresentano, invece, il 22,1% della popolazione residente, ossia più di 1 persona su 5 è ultra 65enne. La Liguria è la regione più vecchia del Paese (28,2% di over 65 anni) e al suo opposto troviamo la Campania (17,8%). Il processo di invecchiamento ha coinvolto maggiormente, finora, le regioni del Centro-Nord.

Si riducono, invece, gli ultracentenari, probabilmente a causa dell’eccesso di mortalità che ha caratterizzato il 2015. Al 1 gennaio 2016, più di tre residenti su 10 mila avevano 100 anni ed oltre. In particolare, questo segmento di popolazione è cresciuto in modo consistente dal 1 gennaio 2002 al 1 gennaio 2016: a tale data, gli individui che avevano 105 anni ed oltre erano quasi 950 (di questi oltre 800 donne), mentre i super-centenari (110 anni ed oltre) erano 22, di cui 2 uomini e 20 donne.

In questi anni gli ultracentenari sono, quindi, più che triplicati passando da poco più di 6.100 unità nel 2002 a quasi 19.000 nel 2016. Tuttavia, con riferimento a questo ultimo anno, si è registrata per la prima volta una lieve flessione del loro numero pari a 330 residenti. In termini relativi la riduzione del numero di ultracentenari, considerando sia gli uomini che le donne, è stata pari a -1,7%. La componente femminile si conferma essere di gran lunga quella più numerosa: al 1 gennaio 2016, infatti, le donne rappresentano l’83,5% del totale degli ultracentenari.

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