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Ivan lascia l'Italia ma arriva Cleopatra: neve in pianura al Nord e nubifragi sul Centro-sud

27 dicembre 2014 | 08.31
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Il ciclone che ha portato sulla Penisola temperature polari lascia il posto a un vortice perturbato che porterà un peggioramento del tempo su tutto il Paese con piogge forti e nevicate anche a bassa quota. Neve su Milano. Guarda le previsioni Protezione Civile: allerta temporali, venti forti e neve

 - INFOPHOTO
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Dopo aver portato il freddo polare il ciclone Ivan abbandona l'Italia, ma arriva subito Cleopatra. Un vortice che porterà un peggioramento del tempo su tutto il Paese con neve in pianura al Nord su quasi tutte le regioni, eccetto Liguria, Emilia Romagna centro-orientale, Veneto centro-meridionale e pianura del Friuli. Forti nevicate sull'Appennino tosco-emiliano. A fotografare la situazione del tempo a ridosso di Capodanno è ilmeteo.it.

Al Centro previsto un peggioramento su tutte le regioni con piogge diffuse, intense sulla Toscana, Sardegna, Umbria e Lazio qui con forti nubifragi. Fenomeni più deboli sulle regioni adriatiche. Neve diffusa e copiosa sopra i 600/700 metri, localmente a quote inferiori. Tende a migliorare sulla Toscana settentrionale e regioni adriatiche.

Nubifragi continui in Campania che si porteranno poi sulla Lucania, Gargano e Calabria centro-settentrionale. Le piogge raggiungeranno anche la Sicilia. Più asciutto il resto della Puglia e della Calabria. Neve copiosa sui monti tra 800 e 1200 metri.

Puntuale l'allerta della Protezione Civile: "Nei prossimi giorni è prevista una generale e sensibile diminuzione delle temperature, specie al centro-sud con valori che tenderanno a divenire molto rigidi almeno fino alla giornata di San Silvestro con associate nevicate che localmente raggiungeranno il livello del mare".

Sulla base delle previsioni disponibili, il Dipartimento della Protezione Civile d'intesa con le Regioni coinvolte – alle quali spetta l'attivazione dei sistemi di protezione civile nei territori interessati – ha emesso, quindi, un avviso di condizioni meteorologiche avverse, che integra ed estende quello diramato nella giornata di ieri. I fenomeni meteo, impattando sulle diverse aree del Paese, potrebbero determinare delle criticità idrogeologiche e idrauliche che sono riportate, in una sintesi nazionale, nel bollettino di criticità consultabile sul sito del Dipartimento (www.protezionecivile.gov.it).

L’avviso prevede dalla serata di oggi precipitazioni anche a carattere di rovescio o temporale sulla Campania, in estensione a Basilicata, Calabria e successivamente a Puglia e Sicilia, con quota neve in diminuzione fino a 800 metri sulle aree appenniniche. Tali fenomeni saranno accompagnati da rovesci di forte intensità, frequente attività elettrica e forti raffiche di vento. Atteso, inoltre, un rinforzo dei venti, da forti sino a burrasca forte, dai quadranti occidentali sulle Marche, dai quadranti meridionali su Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia, tendenti a disporsi dai quadranti settentrionali, con possibili mareggiate lungo le coste esposte.

Previste, dal pomeriggio di domani nevicate a quote superiori ai 200 metri sulle Marche, con possibili sconfinamenti fino al livello del mare. Sulla base dei fenomeni previsti, è stata valutata per la giornata di domani criticità rossa per rischio idrogeologico localizzato sulla Calabria tirrenica, mentre la criticità arancione per rischio idrogeologico sarà sulla Campania, Basilicata e sulle restanti aree calabresi.

Criticità gialla, invece, è prevista su Marche, Umbria, Toscana meridionale tirrenica, Lazio, Abruzzo, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna. Il quadro meteorologico e delle criticità previste sull’Italia è aggiornato quotidianamente in base alle nuove previsioni e all’evolversi dei fenomeni, ed è disponibile sul sito del Dipartimento della Protezione Civile (www.protezionecivile.gov.it), insieme alle norme generali di comportamento da tenere in caso di maltempo.

Le informazioni sui livelli di allerta regionali, sulle criticità specifiche che potrebbero riguardare i singoli territori e sulle azioni di prevenzione adottate sono gestite dalle strutture territoriali di protezione civile, in contatto con le quali il Dipartimento seguirà l’evolversi della situazione.

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