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Jobs Act: Calderone, con Link Campus University primo testo su novità decreti

23 luglio 2015 | 16.25
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Curato dal giuslavorista Roberto Pessi e dal docente Giuseppe Sigillò Massara, con la prefazione di Vincenzo Scotti, presidente Link Campus University, il volume 'Jobs Act. Prime riflessioni e decreti attuativi' è stato presentato a Roma, con la presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, Marina Calderone (video)

Un momento della presentazione del testo
Un momento della presentazione del testo

"Il primo testo che in modo organico affronta e ragiona su quelle che sono le novità dei decreti attuativi del Jobs Act". Così Marina Calderone, presidente del Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, parla con Labitalia del testo 'Jobs Act. Prime riflessioni e decreti attuativi', curato dal giuslavorista Roberto Pessi e dal docente Giuseppe Sigillò Massara, con la prefazione di Vincenzo Scotti, presidente Link Campus University, e presentato oggi a Roma. (video)

"Per noi consulenti questo libro -fa notare- rappresenta una partnership con la Link Campus University. L'obiettivo è ribadire il fatto che, da professionisti del mondo del lavoro, noi siamo attenti ai fenomeni di cambiamento a livello legislativo e alla loro traduzione in azioni e fatti concreti".

"La riforma -chiarisce Marina Calderone- per essere valutata deve essere completata e per questo a settembre potremo sapere qual è la portata del disegno riformatore, che comunque nasce con il presupposto importante dell'uniformità de testi e della loro buona leggibilità".

Tuttavia, per i consulenti del lavoro, "permangono delle criticità legate agli adempimenti che, per noi, non hanno ragione di essere". "Ai consulenti del lavoro il Jobs act regala altre importanti responsabilità. Auspichiamo di vedere una riforma che tende ad assestarsi e a diventare patrimonio della collettività", sottolinea.

Dello stesso avviso Vincenzo Scotti, presidente della Link Campus University. "Il Jobs Act ha luci importanti -afferma a Labitalia- ma anche ombre importanti. Il problema è di lasciare la verifica sul campo: se uno pensa che dopo due mesi ci siano i risultati del Jobs Act è un errore madornale. E' venuto il momento in cui -rimarca- imprenditori e sindacati si mettano al tavolo, riaprano insieme al governo un confronto concreto sul ruolo della contrattazione nello sviluppo del Jobs Act".

"Negli anni '60 -ricorda Vincenzo Scotti- il tema di fondo era salari e inflazione e venne fuori una serie di politiche, ora il tema vero è il rapporto tra salari e produttività. Ovvero, come si fa a far crescere la produttività attraverso politiche di relazioni industriali e politiche specifiche salariali".

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