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Jobs act: consulenti lavoro, proposte modifiche in audizione Camera

08 luglio 2016 | 10.57
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Un momento dell'audizione dei consulenti del lavoro
Un momento dell'audizione dei consulenti del lavoro

Un documento contenente le proposte di modifica ai decreti attuativi del Jobs Act. E' quello presentato dal Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro in audizione presso la commissione Lavoro della Camera. Il consigliere nazionale dei consulenti del lavoro, Luca De Compadri, ha, quindi, proposto di applicare una procedura di diffida nei casi in cui la comunicazione del voucher in agricoltura avvenga dopo i 60 minuti previsti dall’inizio della prestazione, ma comunque prima dell’effettivo inizio di quest'ultima. In merito al decreto riguardante il riordino degli ammortizzatori sociali e, in particolare, il contributo addizionale a carico delle imprese che presentano domanda di integrazione salariale, la categoria propone di fissare una base convenzionale imponibile equa, che può essere individuata nell'indennità spettante per le ore di lavoro non prestate.

Per quanto riguarda la durata massima complessiva dei trattamenti, spiegano i professionisti, "si ritiene iniquo far rientrare nel computo massimo di integrazione salariale anche gli eventi meteorologici, in quanto del tutto imprevedibili e indipendenti da qualsiasi andamento di mercato". Critico il giudizio espresso sulla possibilità di trasformare i contratti di solidarietà difensivi, in corso da almeno 12 mesi o stipulati prima del 1° gennaio 2016, in contratti di solidarietà espansivi nelle aziende in stato di crisi.

Per quanto concerne la durata della cigs, invece, si propone "la totale abolizione del contingentamento, in quanto la riduzione temporale e l’introduzione della contribuzione aggiuntiva hanno già limitato in modo significativo l’intervento della cassa integrazione guadagni". Si fa notare, infatti, come "questo contingentamento rappresenti una misura eccessiva e del tutto inopportuna, stante la gravissima crisi economica".

La categoria dei consulenti interviene anche sulle funzioni dell'Anpal, sottolineando "l'opportunità di prevedere che il sistema informativo unico delle politiche del lavoro possa attingere informazioni anche da banche dati di soggetti privati accreditati e-o autorizzati e che le comunicazioni di assunzione, trasformazione e cessazione dei rapporti di lavoro siano obbligatoriamente comunicate per via telematica unicamente all'Anpal, che le metterà a disposizione dei centri per l'impiego, del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, dell'Inps, dell'Inail e dell'Ispettorato nazionale del lavoro per le attività di rispettiva competenza".

Le proposte di modifica si soffermano, poi, sulla procedura telematica di convalida delle dimissioni in bianco, giudicata "ancora inefficace". Il Consiglio nazionale dei consulenti del lavoro, infatti, sottolinea "la necessità di reintrodurre quanto già previsto dalla legge Fornero, ovvero la possibilità di procedere, in alternativa alle dimissioni e risoluzione consensuale del contratto di lavoro con modalità telematica, alla convalida presso la Direzione territoriale del lavoro competente".

"Così, nel caso in cui le dimissioni non venissero convalidate in nessuna delle due modalità entro 7 giorni dalla ricezione dell'invito a convalidarle, si procederà alla risoluzione del rapporto di lavoro, evitando alle imprese un ulteriore aggravio di costi per il ticket licenziamento", sostengono.

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