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Usa: John Legend aderisce a boicottaggio vip contro hotel sultano Brunei

06 febbraio 2015 | 08.32
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La protesta partita lo scorso aprile può contare anche sull'adesione della star della musica R'n'B: "Non arricchirò l'uomo che mantiene leggi brutali che permettono di lapidare donne e omosessuali". Il sovrano ha reintrodotto la legge islamica nell'ottobre del 2013

(Infophoto) - (INFOPHOTO)
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Si riaccende la campagna di boicottaggio contro il Beverly Hills Hotel. Lanciata dai vip di Hollywood la scorsa primavera nei confronti del proprietario della catena, il sultano del Brunei, che ha reintrodotto la sharia, in base alla quale è permessa la lapidazione, l'amputazione o la fustigazione di chi è considerato colpevole di adulterio o omosessualità, la protesta può contare ora anche sull'adesione della star della musica R'n'B, John Legend.

"Queste politiche che permettono la lapidazione di donne e omosessuali in Brunei sono odiose e di certo non rappresentano i valori di John", si legge in un comunicato della portavoce dell'artista, candidato all'Oscar 2015 per la miglior canzone con 'Glory' per il film 'Selma'. "John non desidera in alcun modo arricchire ulteriormente il sultano mentre lui continua a mantenere in vigore queste leggi brutali", ha aggiunto. La decisione del musicista, sulla copertina dell'ultimo numero di 'Los Angeles Confidential', arriva a pochi giorni dal party che il magazine ha organizzato proprio al 'Pink Palace', così come viene chiamato il Beverly Hills Hotel.

Nonostante siano molte le personalità di Hollywood ad aver aderito al boicottaggio e nonostante una lettera della Human Rights Campaign, la più grande associazione americana di omosessuali, bisessuali e transessuali, abbia fortemente sollecitato la rivista a "riconsiderare la decisione di ospitare un evento al Beverly Hills Hotel o in qualsiasi hotel di proprietà del sultano del Brunei", il magazine ha confermato la decisione di fare la festa nell'iconica sala da ballo Crystal.

Nell'ottobre del 2013 il sultano ha riportato in vigore la sharia (la legge islamica) nel Brunei . Pochi mesi dopo, ad aprile 2014, Hollywood ha acceso i riflettori sulla vicenda con alcuni tweet di Ellen DeGeneres, Elton John e Sharon Osbourne che hanno dato visibilità alla protesta, permettendole di diventare virale sulla rete.

Lo scorso maggio, anche le donne più potenti di Hollywood, capitanate da Oprah Winfrey, Jane Fonda e Maria Shriver (l'ex moglie di Arnold Schwarzenegger), avevano deciso di boicottare la celebre 'breakfast' al Beverly Hills Hotel per colpire il suo attuale proprietario e la decisione di imporre la sharia che prevede la lapidazione per gay e adulteri in Brunei.

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