Parlamentari a Westminster dopo essere stati richiamati grazie alla sentenza della Corte Suprema
Dopo una convulsa giornata iniziata all'alba con l'annuncio della sentenza sfavorevole della Corte Suprema britannica, Boris Johnson è rientrato a Londra prima del previsto da New York, appena conclusi gli impegni che lo attendevano all'Onu nel quadro dei lavori dell'Assemblea generale.
Dopo aver appreso della decisione dei giudici, Johnson ha parlato per telefono con la Regina, come confermato alla stampa britannica da un portavoce di Downing Street, che non ha fornito dettagli della conversazione. Quindi ha diretto una riunione di governo via videoconferenza. In quella circostanza il leader Tory ai Comuni, Jacob Rees-Mogg, si è spinto a definire "golpe istituzionale" la decisione della massima istanza giuridica del Paese, come riferito da fonti citate dalla Bbc.
Impossibile sapere se il primo ministro si presenterà ai Comuni, ha tenuto a rendere noto una fonte del governo che si trovava a New York con il premier. Secondo 'Sky News', dovrebbe essere previsto un intervento: i partiti di opposizione chiedono una dichiarazione immediata. E gli oppositori della Brexit si preparano a dar battaglia a Johnson, ricorrendo a tutti i meccanismi parlamentari disponibili per garantire il rispetto da parte del premier nei confronti della legge che gli impone di chiedere un rinvio in caso di assenza di accordo con Bruxelles entro il 19 ottobre.