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Juve, ok patteggiamento manovra stipendi: ammenda per il club

30 maggio 2023 | 11.32
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Sì del Tribunale federale all'accordo tra società e procura Figc: niente penalizzazione

Afp
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La Juventus patteggia con la procura federale della Figc per il caso relativo alla manovra stipendi e viene sanzionata con una ammenda di 718mila euro nel procedimento. L'accordo, approvato dal Tribunale Nazionale Federale, fa calare il sipario sul caso e sui processi sportivi a carico della Juve in ambito nazionale. La formazione bianconera è stata penalizzata di 10 punti nel processo plusvalenze e, dopo la sentenza emessa la scorsa settimana, in classifica è scesa a 59 punti.

Stralciata la posizione di Andrea Agnelli. L'ex presidente della Juve non ha voluto sottoscrivere la rinuncia al ricorso per le plusvalenze e andrà dunque a processo il 15 giugno. Tutti gli altri dirigenti ed ex dirigenti juventini hanno patteggiato.

JUVE, CLASSIFICA E COPPE EUROPEE: COSA PUO' SUCCEDERE

In attesa di scendere in campo ad Udine nell'ultima giornata di campionato, la Juve può ambire ad un piazzamento europeo e teoricamente aspirare alla qualificazione in Europa League o, nella peggiore delle ipotesi, alla Conference League. Sullo sfondo, resta il ruolo della Uefa. La società bianconera rischia l'esclusione dalle Coppe dopo le sanzioni rimediate in ambito nazionale. Se dovesse arrivare il 'ban' europeo, la Vecchia Signora rimarrebbe fuori dalle competizioni continentali almeno per una stagione. La posizione finale in campionato, in ogni caso, rimane importante: la qualificazione alle Coppe 2023-2024 serve per 'smaltire' subito l'eventuale cartellino rosso della Uefa, che non viene applicato in caso di mancata partecipazione sulla base della classifica. Se una squadra chiude il campionato a metà classifica, in sostanza, la punizione della Uefa slitta alla prima stagione impreziosita dalla qualificazione.

In attesa di notizie da Nyon, la Juve può comunque iniziare a programmare la prossima stagione in maniera normale almeno per quanto riguarda il campionato. La formazione bianconera partirà alla pari con tutte le rivali e non dovrà fare i conti con zavorre e penalizzazioni che hanno inevitabilmente inciso sull'annata 2022-2023. Si attende la fumata bianca per l'arrivo di Cristiano Giuntoli, il direttore sportivo in uscita dal Napoli campione d'Italia. Dovrebbe essere lui, salvo sorprese, il dirigente a cui la proprietà affiderà la costruzione di un nuovo ciclo. Capitolo a parte per la panchina. Massimiliano Allegri si considera l'allenatore anche per la prossima stagione, in virtù di un contratto valido fino al 2025. La conferma non sembra però scontata: al netto delle vicende giudiziarie, con il tecnico a fare anche da parafulmine in una società che alla fine del 2022 ha perso cda e dirigenza, il rendimento della squadra nel biennio dell'Allegri 2.0 è stato deludente. Mai in corsa per lo scudetto, zero trofei. Per ripartire, con una rosa che verrebbe profondamente rimodellata senza la partecipazione alle Coppe, si potrebbe arrivare a puntare su un nuovo tecnico, più giovane, meno costoso e magari straniero.

LA GIOIA DELLA FIGC

"Abbiamo agito sempre nel rispetto delle regole. Questo atto è previsto dalle norme della giustizia sportiva e poiché è stato condiviso da tutti ritengo sia il risultato più bello per il calcio italiano". Così Gabriele Gravina, presidente Figc, sulla sentenza sul 'caso stipendi'. "Ci auguriamo di aver riportato serenità con il termine di questa vicenda. La nostra giustizia sportiva è alleggerita, veloce, puntuale e rigorosa. Con questi 30 giorni -prosegue Gravina- la giustizia esaurisce il suo corso. Bisogna intervenire in tempi rapidi sia per lo sport sia per la giustizia ordinaria".

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