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Calcio: Serie A, Juve senza problemi, 3-0 al Pescara e debutto di Kean

20 novembre 2016 | 07.46
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Il centrocampista tedesco della Juventus Sami Khedira celebra il gol con il Pescara  con l'argentino Gonzalo Higuain - AFP
Il centrocampista tedesco della Juventus Sami Khedira celebra il gol con il Pescara con l'argentino Gonzalo Higuain - AFP

La Juventus non sbaglia un colpo e stende 3-0 il Pescara allo Stadium grazie alle reti di Kedhira nel primo tempo e di Mandzukic ed Hernanes nella ripresa. Nel finale esordio in Serie A di una ragazzo nato nel 2000, Moise Kean. Con questo successo la squadra di Massimiliano Allegri sale a 33 punti e stacca la Roma di 7, in attesa della sfida di oggi dei giallorossi a Bergamo con l'Atalanta. Il Pescara gioca la sua partita ma non riesce a concretizzare, non potendo nulla sulla forza in avanti dei bianconeri pur privi di Dybala. La squadra di Oddo resta quindi terz'ultima con soli 7 punti.

Allegri lascia a riposo Buffon e tra i pali schiera Neto nel 3-5-2 con Higuain e Mandzukic in attacco. Ma a sbloccare il risultato al 36' è Khedira: sponda di Mandzukic in mezzo all'area ed esterno destro del tedesco sul palo opposto per l'1-0. Sul finire di primo tempo qualche brivido per Neto quando si fa sfuggire dalle mani un facile tiro di Memushaj, ma poi rimedia afferrando il pallone.

Nel secondo tempo la Juve chiude la gara: al 7' errore clamoroso di Cristante che regala palla al Pipita che conclude con il destro e prende il palo. Poi al 18' Khedira appoggia di testa per Mandzukic in area che da pochi passi sigla il 2-0. Al 24' arriva il tris grazie ad Hernanes che controlla palla dal limite e stende Bizzarri con un preciso destro. Infine al 38' del secondo tempo si fa la storia della Serie A. Per la prima volta infatti entra in campo un ragazzo nato nel nuovo millennio, Kean, classe 2000, che rimpiazza Mandzukic.

"I tre punti di oggi valgono come i tre punti contro il Napoli e come di tutte le partite. Era importante vincere, dopo la sosta ci sono sempre partite enigmatiche, il Pescara ci ha chiuso gli spazi e ci ha creato qualche difficoltà. Prove di fuga? No, la Roma e il Milan devono giocare. L’importante era vincere e l’abbiamo fatto nel migliore dei modi", ha detto Allegri a fine partita. "Spalletti ha detto che la Roma deve giocare come la Juve? Non so come gioca la Roma e quello che fa la Roma, so solo che la Juve ha la sua identità che va trasformata in campo con delle vittorie. Poi ci sono le volte in cui giochiamo bene, altre meno bene ma l’importante è fare punti".

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