Kiev, 19 mar. (Adnkronos/Ign) - L'Ucraina sta completando i piani per il rientro dei militari che si trovano in Crimea e delle loro famiglie. Il segretario del Consiglio di sicurezza, Andriy Parubiy, ha precisato che il loro dislocamento avverrà ''velocemente e in modo efficiente''. Parubiy ha poi annunciato che l'Ucraina chiederà alle Nazioni Unite di dichiarare la Crimea zona demilitarizzata.
GUERRA FREDDA - Per il segretario generale della Nato, secondo le anticipazioni di un discorso che pronuncerà al Brookings Institution di Washington, questa crisi è un "campanello d'allarme" per l'Alleanza Atlantica in quanto rappresenta "la più grave minaccia alla sicurezza e alla stabilità in Europa dalla fine della Guerra Fredda". Secondo Rasmussen, che ha nuovamente definito il referendum di domenica in Crimea "illegale e illegittimo", non si deve dimenticare quello che è in gioco: "La libertà di 45 milioni di persone e il loro diritto a prendere le decisioni". Intanto il segretario generale delle Nazioni Unite Ban Ki-moon parte da New York per una missione in Russia e Ucraina.
OCCUPATA BASE NAVALE - Resta sempre tesa la situazione. Attivisti filorussi sono entrati in una base navale ucraina a Sebastopoli: sui tetti degli edifici - che ospitano il quartier generale della Marina ucraina - sono state issate bandiere russe. "Tutto è fuori controllo. I russi ci avevano fatto molte promesse, ci avevano assicurato che non ci sarebbe stata un'irruzione nella base, che tutte le cose si sarebbero risolte politicamente. Ma come vedete, ora hanno occupato la base. Nessuno fa politica qui'' ha spiegato il capitano della marina ucraina Oleksandr Balanyuk, per strada con i suoi effetti personali dopo essere stato costretto a lasciare la base di Sebastopoli.
GLI AMMIRAGLI - Per quanto riguarda la sorte del comandante della marina ucraina, Serhiy Haiduk, la procura di Sebastopoli ha precisato che non è detenuto ''in relazione a casi penali''. E il ministero della Difesa a Kiev conferma di aver perso i contatti con l'ammiraglio. Arrestato il vice ammiraglio Sergei Gaiduk, a capo del quartier generale della Marina a Simferopol. Il giorno dopo l'annessione della Crimea alla Federazione russa, milizie pro-Mosca hanno preso la base di Novoozemy nell'ovest della Penisola.
VAN ROMPUY - Al presidente del Consiglio europeo, Herman Van Rompuy, che aveva chiesto un incontro urgente alla leadership russa, "non è stato permesso di venire a Mosca" ha detto il ministero degli Esteri russo.
IMMEDIATA LA REPLICA - L'incontro Van Rompuy-Putin "era solamente un'ipotesi che non è mai stata confermata" riferiscono fonti europee. Van Rompuy "ha parlato con Putin 8-10 dieci giorni fa al telefono" e "non è escluso che lo farà in futuro", anche se al momento "non è previsto nulla". Intanto la Commissione europea ha adottato la proposta di stanziare un miliardo di euro di aiuti a favore di Kiev per far fronte all'emergenza economica e finanziaria dell'Ucraina.
CAMERON - Il premier britannico David Cameron propone che il vertice del G7 convocato da Obama all'inizio della prossima settimana all'Aja discuta l'espulsione della Russia dal G8. ''E' importante che ci muoviamo insieme ai nostri alleati e partner e che discutiamo se espellere o meno la Russia in via definitiva dal G8, se saranno adottati altri passi'' ha dichiarato Cameron alla Camera dei Comuni.
RENZI - Sull'Ucraina si lavora per una "soluzione politica, rispettosa del diritto internazionale, che non faccia tornare indietro rispetto a un disegno di cortina di ferro, che probabilmente è soltanto negli incubi di alcuni protagonisti di questa vicenda, ma che noi dobbiamo scongiurare". Lo ha detto il premier Matteo Renzi, precisando che l'Italia considera il referendum in Crimea "illegittimo".
SANZIONI DALL'AUSTRALIA - Anche l'Australia si è unita a Stati Uniti e Unione europea nell'imporre le sanzioni finanziarie e divieti di visto nei confronti di funzionari russi e ucraini per l'annessione della Crimea da parte di Mosca. "Condanno con la massima forza l'uso della violenza contro l'Ucraina e i suoi cittadini" ha affermato il ministro degli Esteri, Julie Bishop.
L'ANNUNCIO DI PUTIN - Entro la fine dell'anno saranno completati i progetti per il ponte fra la cittadina di Kerch, in Crimea, e la regione di Krasnodar, in Russia: lo ha promesso Vladimir Putin. Garantito, inoltre, che le pensioni in Crimea saranno subito adeguate ai livelli russi e che le nuove regioni della Federazione saranno considerate zone economiche speciali.