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Borsa: Milano in calo con europee in rosso, corre Pirelli

23 marzo 2015 | 09.04
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La Borsa di Milano avvia l'ottava in rosso, in linea con le principali piazze del Vecchio Continente,, tutte in negativo tranne Madrid. Sul Ftse Mib spicca Pirelli, che guadagna oltre il 2% dopo l'intesa con il colosso cinese che diventerà il primo azionista della multinazionale dello pneumatico. Venduto il lusso, con Tod's e Moncler in rosso. Miste le asiatiche

La Borsa di Milano guadagna  in avvio di ottava (Infophoto).
La Borsa di Milano guadagna in avvio di ottava (Infophoto).

La Borsa di Milano apre l'ottava in calo, con l'indice guida Ftse Mib a 23.054 punti (-0,54%) e l'indice generale All Share a 24.580 punti (-0,43%). In calo anche lo Star (-0,58%) a 24.093 punti.

Pirelli in denaro - Sul Ftse Mib acquisti in controtendenza su Pirelli, che guadagna il 2,69% a 15,62 euro, sopra il prezzo previsto per l'opa, dopo l'accordo con ChemChina, che diventerà il primo azionista della multinazionale degli pneumatici. Denaro anche sulle risparmio (+4,61%). In calo Tod's (-1,93%) e Moncler (-1,88%) sul Ftse Mib.

Negative anche le principali piazze europee - In calo Francoforte, con il Dax a 11.887 punti (-1,25%); a Bruxelles Bel 20 3.738 punti (-0,72%); a Parigi Cac 5.049 punti (-0,75%); ad Amsterdam Aex 496 punti (-0,61%); a Zurigo Smi 9.363 punti (-0,34%); a Londra Ftse 6.997 punti (-0,35%); a Lisbona Psi 20 5.976 punti (-0,16%). In controtendenza Madrid, con l'Ibex a 11.434 punti (+0,14%).

Asia-Pacifico in ordine sparso - Chiusura mista oggi per le principali Borse dell'Asia-Pacifico, malgrado i forti rialzi di Wall Street venerdì scorso. Mentre i mercati cinesi e giapponesi hanno aggiornato i massimi pluriennali delle ultime sedute, la Borsa australiana è caduta a causa delle prese di profitto, dopo i forti guadagni della settimana scorsa. Un rimbalzo dei prezzi del greggio venerdì e una pausa nel recente rally del dollaro hanno contribuito a sostenere il sentiment, in qualche misura.

In Cina la Borsa di Shanghai ha chiuso in verde per la nona giornata consecutiva, per effetto della crescente liquidità e dell'ottimismo sulle prospettive per la crescita degli utili aziendali. Il benchmark Shanghai Composite ha guadagnato l'1,95% a 3.687 punti, massimo da quasi sette anni, trainato da sviluppatori immobiliari e brokeraggio.

A Hong Kong, invece, l'indice guida Hang Seng ha chiuso a 24.494 punti (+0,49%), in attesa dei dati sull'andamento del settore manifatturiero cinese che saranno diffusi domani.

In Australia la Borsa di Sydney ha chiuso con l'indice guida S&P Asx 200 che, dopo essere arrivato a sfiorare quota 6mila punti, ha perso lo 0,3% a 5.956 punti. In rosso in particolare i bancari, con Westpac, Nab e Commonwealth che hanno ceduto tra lo 0,4% e lo 0,9%.

A Seoul, in Corea del Sud, l'indice guida Kospi ha archiviato la seduta praticamente invariato, con i trader cauti dopo i recenti guadagni. Il benchmark ha terminato la giornata a 2.036,59 punti (-0,03%).

In Nuova Zelanda la Borsa ha archiviato la seduta poco variata, con gli investitori in attesa dei conti di Kathmandu Holdings. L'indice guida Nzx 50 ha guadagnato lo 0,07% a 5.875 punti, mentre le azioni della catena di abbigliamento outdoor hanno perso il 4,7% aspettando i risultati, che arriveranno domani.

Fra le altre piazze, il Klse malese perde lo 0,7%, il Composite di Jakarta è poco mosso, il Sensex di Mumbai è in rosso dello 0,2%, mentre lo Straits Times di Singapore cede lo 0,07%.

Le Borse Usa sono salite venerdì scorso per effetto del rimbalzo dei prezzi del petrolio e della caduta del dollaro, con il Dow e l'S&P 500 in rlaizo dello 0,9% e il Nasdaq dello 0,7%, ai massimi degli ultimi 15 anni. 

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