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Bellezza: chirurgia plastica, Paesi asiatici entrano in 'top 5'

09 luglio 2015 | 15.51
LETTURA: 3 minuti

E i Paesi asiatici entrano nella 'top 5' della chirurgia estetica

Bellezza: chirurgia plastica, Paesi asiatici entrano in 'top 5'

Il botulino rimane il re incontrastato a livello mondiale con quasi 5 milioni di trattamenti. Inoltre, i Paesi asiatici entrano nella 'top 5' mondiale e crescono gli uomini che fanno ricorso a trattamenti estetici.

Sono questi i principali dati che emergono dal sondaggio condotto dalla International Society of Aesthetic Plastic Surgery (Isaps), la più grande associazione al mondo di chirurghi plastici estetici che anche quest'anno ha realizzato un'indagine sui principali trattamenti chirurgici e non chirurgici realizzati nel 2014.

Una prima novità arriva dai Paesi che hanno effettuato il maggior numero di trattamenti: gli Stati Uniti (4.064.571 interventi, 20% del totale) si confermano al primo posto seguiti a distanza dal Brasile (2.058.505 o 10,2%). Terzo il Giappone - dove si terrà nell'ottobre 2016 il prossimo congresso Isaps - con 1.260.351 trattamenti davanti alla Corea del Sud (980.313).

L'altra tendenza che emerge dai dati è l'aumento della presenza maschile negli studi medici dei chirurghi plastici. Pur essendo il mondo della bellezza ancora dominato dalle donne, gli uomini arrivano infatti a rappresentare il 13,7% dei pazienti (il 14,5% se si parla di solamente di chirurgia estetica).

Sul fronte delle procedure chirurgiche più richieste al mondo, la presenza dei Paesi asiatici ha condizionato i primi tre posti: la blefaroplastica (1.427.451) ha infatti superato la liposuzione (1.372.901), l'aumento del seno (1.1.348.197); quarto il lipofilling (trapianto di grasso autologo 965.727) e quinta la rinoplastica (849.445). Per quanto riguarda la medicina estetica, il botulino rimane il re incontrastato a livello mondiale con quasi 5 milioni di trattamenti.

I dati del sondaggio Isaps sono stati raccolti grazie a un questionario inviato ad circa 35.000 chirurghi plastici di tutto il mondo. Le risposte analizzate da Industry Insight, azienda statunitense indipendente specializzata in queste ricerche da oltre 15 anni, sono state 1.391.

"I dati Isaps sono i più completi a disposizione nel campo della chirurgia e della medicina estetica - spiega Gianluca Campiglio, segretario mondiale dell’Isaps e consigliere Aicpe, l'Associazione italiana di chirurgia plastica estetica affiliata all'Isaps. "Pur con tutti i limiti che una ricerca a così ampia scala può avere, questi dati sono senza dubbio uno strumento importante per capire quello che accade nel campo dell’estetica a livello mondiale, permettendo di cogliere nuove tendenze o cambiamenti in atto. I Paesi asiatici - prosegue Campiglio - sono oggi una delle realtà in maggiore crescita, quelli che anche dal punto di vista economico hanno risentito meno della pesante crisi".

In questo quadro l'Italia resta un Paese di riferimento. Pur essendo uscita dalla 'top 8', e quindi non considerata nel dettaglio dalle statistiche Isaps, conserva un ruolo di primo piano. Continua Campiglio: "L'Italia è un punto di riferimento mondiale nella chirurgia estetica per la professionalità dei suoi protagonisti e per l'attenzione che viene riposta in questo settore. Resta sempre la raccomandazione a rivolgersi a professionisti qualificati: Aicpe ha siglato con Isaps una 'aesthetic alliance' per lo sviluppo di una chirurgia estetica di qualità e sensibile al tema fondamentale della sicurezza del paziente".

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