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Ue: la Commissione rivede al rialzo le stime italiane su Pil e deficit

05 maggio 2015 | 11.22
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L'Europa corre e anche l'Italia vede - leggermente - migliorare le prospettive su crescita e deficit con un debito/pil destinato finalmente a invertire la corsa. E' quanto emerge dalle previsioni economiche di primavera della Commissione europea

 - EC/Christian Lambiotte
- EC/Christian Lambiotte

L'Europa corre e anche l'Italia vede - leggermente - migliorare le prospettive su crescita e deficit con un debito/pil destinato finalmente a invertire la corsa. E' quanto emerge dalle previsioni economiche di primavera della Commissione europea secondo le quali il Pil dell'Italia aumenterà dello 0,6% quest'anno e dell'1,4% nel 2016 (leggermente migliore rispetto al precedente 1,3%). Rivisto al rialzo anche il dato del 2014, con una contrazione da -0,5% a -0,4%.

Quanto al deficit pubblico dell'Italia quest'anno, secondo la Commissione, si attesterà al 2,6% e scenderà al 2% l'anno prossimo con un deficit strutturale dello 0,7% nel 2015 e dello 0,8% il prossimo anno.

La doppia dinamica della crescita e del deficit dovrebbe portare nel nostro paese il rapporto debito pubblico/Pil ad attestarsi al 133,1% quest'anno per scendere al 130,6% il prossimo. Se per il 2015 la revisione è stata leggermente rivista al rialzo (era al 133,0%) per il 2016 è più forte il miglioramento rispetto al precedente 131,9%.

Sui dati dell'Italia, peraltro, pesa l'incognita della sentenza della Corte costituzionale sulle pensioni, che potrebbe significare un forte, imprevisto esborso per le casse dello Stato. Ma da Bruxelles per il momento si preferisce non lanciare nessun allarme. Come ha spiegato il commissario europeo per gli Affari economici, Pierre Moscovici, "Spetta alle autorità italiane spiegare quali misure intende prendere per compensare le eventuali perdite" causate dalla sentenza della Corte costituzionale sulle pensioni "per rimanere sul percorso di miglioramento e di rispetto del Patto di Stabilità".

A livello di Eurozona, invece, la Commissione ha rivisto al rialzo il Pil in aumento dell'1,5% nel 2015 e dell'1,9% nel 2016. Per l'Unione europea a 28 il Pil crescerà dell'1,8% quest'anno e del 2,1% il prossimo.

Fra i fattori positivi l'esecutivo Ue indica, il prezzo del petrolio relativamente basso, una buona crescita globale, il deprezzamento dell'euro e il sostegno delle politiche economiche nella Ue. In particolare sul fronte della politica monetaria il quantitative easing della Bce "sta avendo un impatto significativo sui mercati finanziari, contribuendo ad abbassare i tassi di interesse e migliorando le condizioni del credito".

Anche le riforme strutturali e il Piano per gli investimenti strategici dovrebbero "dare i loro frutti" nel tempo. Anche il mercato del lavoro, si sottolinea nelle previsioni della Commissione, "sta lentamente migliorando" e i deficit di bilancio "continuano a diminuire".

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