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Musica: Caterina Palazzi torna con 'Infanticide' e un tour tra Italia, Usa e Norvegia

22 gennaio 2015 | 13.25
LETTURA: 3 minuti

Un lavoro provocatorio e fuori dagli schemi fin dal titolo, quello dell'artista, che richiama volutamente 'Incesticide' dei Nirvana, gruppo che ha ispirato questo nuovo album nei suoi contenuti musicali ed emotivi

Caterina Palazzi e la sua formazione
Caterina Palazzi e la sua formazione

La contrabbassista Caterina Palazzi ritorna con un nuovo album dal titolo "Infanticide", edito da Auand e un tour mondiale di oltre 50 date tra Italia, Norvegia e Stati Uniti. Un lavoro provocatorio e fuori dagli schemi fin dal titolo, quello della Palazzi, che richiama volutamente “Incesticide” dei Nirvana, gruppo che ha ispirato questo nuovo album nei suoi contenuti musicali ed emotivi.

Ma perché un titolo così forte? "L'infanticidio – spiega Caterina – è inteso come omicidio virtuale della visione infantile del mondo in cui è sempre il bene a trionfare e i cattivi a soccombere, come perdita di un'ingenuità ludica e fanciullesca in ragione di una maturità turbolenta e spesso amara. E così, l'abbandono di una dimensione più spensierata che va a scontrarsi con le asperità ineludibili dell'età adulta sembra riflettersi con forza nelle tracce del nuovo disco, forte di un'anima elettrica molto marcata".

Nelle cinque tracce di “Infanticide” (il secondo album di una trilogia realizzata con la sua formazione) la Palazzi non ha paura di osare, facendo largo uso di effetti - oltre alla chitarre distorte di Ancillotto, il suo contrabbasso e il sax di Raia si lasciano andare a sperimentazioni ardite - per un risultato complessivo che non si può ascrivere a un unico genere, per la tendenza della contrabbassista romana (le cui doti di scrittura sono apprezzate da tempo, tanto da farle vincere il Jazzit Award 2010 come miglior compositrice dell'anno ed essere segnalata dai Top Jazz 2010, 2011, 2012 e 2013 tra i nuovi talenti) ad unire una forte sensibilità jazz, suggestioni provenienti dal noise, dal post-rock e dalla musica da film.

Come tradizione della band – continua Caterina - il titolo del secondo disco anticipa il contenuto del terzo, nel quale la musica sarà dedicata interamente ai personaggi cattivi dei film animati Disney.

Una sorta di perenne “flash forward” iniziato con il primo disco 'Sudoku Killer' che conteneva brani mutuati dalla letteratura ma il cui titolo anticipava il contenuto di questo secondo album, ispirato a giochi di logica matematica giapponesi.

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