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Corea del Sud

La Corea del Sud impone il taglio delle commissioni agli app store di Google e Apple

01 settembre 2021 | 07.03
LETTURA: 3 minuti

Il disegno di legge renderà la Corea del Sud il primo paese al mondo a togliere le commissioni fino al 30% per gli sviluppatori di app che usano le piattaforme delle due Big Tech.

 - Da Apple.com
- Da Apple.com

Il parlamento della Corea del Sud ha approvato un disegno di legge che impone limiti alle politiche di pagamento sugli app store di Google e Apple che abitualmente non consentono agli sviluppatori di app di utilizzare sistemi di pagamento alternativi a quelli proprietari. Il disegno attende la firma del presidente Moon Jae-in per diventare ufficialmente legge.

Apple e Google richiedono agli sviluppatori esterni di pagare ai giganti della tecnologia una commissione fino al 30% di ogni transazione. Con questo disegno di legge potranno invece evitare di pagare queste commissioni consentendo ai propri utenti di pagare tramite piattaforme alternative. Un portavoce di Google ha spiegato che il costo del servizio “contribuisce a mantenere Android libero, offrendo agli sviluppatori gli strumenti e la piattaforma globale per accedere a miliardi di consumatori in tutto il mondo. Ma rifletteremo su come rispettare questa legge mantenendo un modello che supporta un sistema operativo e un app store entrambi di alta qualità e prenderemo una decisione nel corso delle prossime settimane”.

La legge, indicata anche come legge anti-Google, è stata pensata per impedire agli operatori di app store con posizioni dominanti di determinare i sistemi di pagamento attraverso i quali gli sviluppatori possono pagare conferendo anche al governo sudcoreano il potere di mediare le controversie relative a pagamenti, cancellazioni e rimborsi nel mercato delle app. Recente è il caso di Epic Games, l'azienda del popolare gioco Fortnite, che ha creato il proprio sistema di pagamento in-game per aggirare le attuali politiche di Apple e Google venendo di conseguenza rimossa dall'app store con conseguente avvio di una causa in tribunale. Allo stesso modo sono molte le società, anche di dating, che si sono espresse a favore della legge coreana. In una nota aziendale, Match ha affermato: “L'azione storica di oggi e l'audace leadership dei legislatori sudcoreani segnano un passo monumentale nella lotta per un ecosistema di app equo. Attendiamo con impazienza che il disegno di legge venga rapidamente convertito in legge e chiediamo gli organi legislativi di tutto il mondo di adottare misure simili per proteggere i loro cittadini e le loro imprese dai monopolisti che stanno limitando Internet”.

Le autorità di regolamentazione di tutto il mondo stanno cominciando a ragionare sulle commissioni che Google e Apple addebitano agli sviluppatori sui propri app store e la nuova legge in Corea del Sud farà da apripista consentendo una sorta di effetto a catena su altre decisioni nazionali. Apple ha recentemente dichiarato che dimezzerà le commissioni dal 30% al 15% per gli sviluppatori di software con meno di 1 milione di dollari di vendite nette annuali sul proprio app store. Anche Google ha dichiarato a marzo che taglierà le commissioni di Google Play Store dal 30% al 15% per il primo milione di dollari annuo che uno sviluppatore raggiunge sulla propria piattaforma, ma gli sviluppatori che effettuano pagamenti devono comunque farlo attraverso il sistema di fatturazione di Apple e pagare una commissione.

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