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La dark lady di Dolce&Gabbana

25 febbraio 2023 | 19.46
LETTURA: 2 minuti

Citazioni à la Helmut Newton, tagli scultorei e smoking sensuali per il prossimo autunno-inverno

Il finale dello show di Dolce&Gabbana per l'autunno inverno 2023/24
Il finale dello show di Dolce&Gabbana per l'autunno inverno 2023/24

E’ una femme fatale seducente e sicura di sé la donna immaginata da Dolce&Gabbana per il prossimo autunno-inverno, che torna alla sartorialità per raccontare una nuova silhouette femminile dove a dominare sono il nero e i tagli scultorei di cappotti e tailleur. ”Come tutti siamo martellati dalle immagini sui social e ci siamo detti 'facciamo ciò che ci piace' - raccontano gli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana -. Come dopo una grande abbuffata, quello che ti va è solo un bicchiere di acqua fresca. Noi avevamo voglia di resettare e ripulire, di ripartire dai codici di un abbigliamento senza tempo e tornare alla sensualità, all'eleganza e all'equilibrio”.

La donna Dolce&Gabbana mostra le gambe restando avvolta in un trench di vinile oppure predilige lo smoking maschile senza rinunciare alla sensualità di abiti di pizzo, flash di oro e cristalli, piume e cappotti maestosi. La collezione riporta alla mente tutte le ossessioni di Helmut Newton, tra le figure più controverse della fotografia mondiale: erotismo, eleganza e femminilità scultorea. “Non avevamo pensato a Helmut Newton - ammettono gli stilisti - ma il cappottino maschile, la calza velata, il trench di vernice danno quell'effetto di donna molto sicura e di un femminile più adulto”.

Fil rouge alla collezione il nero: “E’ il primo colore che ci è venuto in mente - raccontano Dolce e Gabbana -. Il nero taglia, disegna, pulisce. E’ come una pagina bianca”. Le proporzioni sono quelle della sartoria classica italiana: la lana, la seta, il cotone e il tulle i tessuti preferiti. Anche in questa stagione i due stilisti hanno attinto parzialmente al loro archivio, come il corsetto, la calza velata, la cravatta, il tubino. “Ricorda molto una collezione del 1992 dedicata a ‘Belle de jour’ - spiegano gli stilisti - con i frustini ed elementi che riportano a Madonna e al periodo di ‘Vogue’”.

In passerella, oltre all’oro, l’unico colore ammesso è il rosso, come il trench coat di vinile o l’abito di tulle indossato da Ashley Graham, icona della body positivity. “Non bisogna aver paura del pop – sottolineano Dolce e Gabbana -. L'importante è amarsi essere ed sicuri della propria fisicità”.

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