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Difesa: M5S denuncia Pinotti per uso improprio aereo di Stato

13 novembre 2014 | 12.21
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Alessandro Di Battista e Luca Frusone si rivolgono alla Corte Conti e alla procura per utilizzo improprio di un aereo di Stato. L'annuncio su facebook, 'Il ministro tace. Non sono i 3.600 euro che quel volo costa ogni ora (comunque non è poco). Il problema è il loro, costante, abuso di potere''

Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti
Il ministro della Difesa, Roberta Pinotti

Utilizzo improprio di un aereo di Stato. E' l'imputazione che i deputati M5S, Alessandro Di Battista e Luca Frusone, attribuiscono al ministro della Difesa, Roberta Pinotti, contro cui hanno presentato due denunce, alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica, di cui Di Battista dà notizia sulla sua pagina Facebook.

"Riteniamo che il ministro della Difesa Roberta Pinotti (tra l'altro, si dice, in pole-position per il dopo Napolitano) abbia utilizzato un aereo-blu per farsi accompagnare a casa sua. Lei sostiene di aver semplicemente usufruito di un volo di addestramento già previsto. Caso strano - osserva il deputato Cinquestelle - un volo partito 10 minuti dopo l'arrivo della Pinotti a Ciampino (veniva da Cardiff) e diretto, caso ancor più strano, a Sestri, cioè a casa sua. Bene, se ne occuperà la procura e la magistratura contabile".

"Noi abbiamo fatto il nostro dovere. Abbiamo scritto atti parlamentari ai quali il ministro non ha risposto. Non risponde alla domande dei giornalisti. Se ne frega. Arrogante! Non sono i 3600 euro che quel volo costa ogni ora (comunque non è poco). Il problema è il loro, costante, abuso di potere. Il loro sentirsi invulnerabili, intoccabili, differenti da noi cittadini", conclude Di Battista.

Dopo la denuncia è arrivata la replica dell'Aeronautica Militare che ha "dato mandato di una denuncia-querela a carico di tutti i responsabili della diffusione di comunicazioni strumentalmente diffamatorie ed infondate, denigratorie del Reparto interessato e dei militari che in esso lavorano con passione, professionalità e assoluta correttezza, delle Forze Armate e dei Vertici istituzionali delle stesse".

La questione, spiega una nota dell'Aeronautica, nasce dalle "dichiarazioni rilasciate da alcuni parlamentari concernenti una denuncia alla Autorità Giudiziaria Ordinaria e Contabile riguardante un volo operato il 5 settembre da un velivolo del 31° Stormo dell’Aeronautica Militare, recante a bordo anche il ministro della Difesa". "Quanto al merito del volo in questione -prosegue la nota- l’Aeronautica Militare specifica che si è trattato di un volo di routine addestrativo".

"Non si trattava quindi di volo di Stato -precisa la nota- come impropriamente riportato da alcuni organi di informazione. L’Aeronautica esprime profonda amarezza dovendo registrare come la diffusione di informazioni infondate e tendenziose, immotivatamente ledano la reputazione di una forza armata istituzionalmente votata, insieme a tutte le altre, al servizio di tutti i cittadini".

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