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Danza: a Ravenna Festival debutta 'Pink Floyd Moon' firmato van Hoecke

08 maggio 2019 | 19.49
LETTURA: 4 minuti

Denis Ganio, guest per 'Shine'  e Micha van Hoecke, regista e coreografo
Denis Ganio, guest per 'Shine' e Micha van Hoecke, regista e coreografo

"I Pink Floyd? Una musica che ha un’anima….". E' partito da questa riflessione il noto coreografo e regista russo-belga Micha van Hoecke per creare il suo nuovo lavoro, 'Shine Pink Floyd Moon', 'trascritto' sulle indimenticabili canzoni della leggendaria band inglese. Musica dei suoi anni giovanili, musiche senza tempo, un ponte tra il rock dirompente e energetico e le composizione più classiche. Van Hoecke ritorna ai suoi inizi quando entra nella compagnia del Ballet du XX Siècle di Maurice Béjart.

Nella sua biografia, pubblicata dalla casa editrice Ila Palma, Van Hoecke aveva ricordato: ''Eravamo famosissimi, amati, osannati. Con i nostri spettacoli riempivamo stadi e palazzetti dello sport. Eravamo famosi come i Pink Floyd". Punto di partenza dello spettacolo il celeberrimo brano 'Shine on You Crazy Diamond' in cui i quattro Pink Floyd, al secolo Roger Waters, Nick Mason, Richard Wright e David Gilmour, rendevano omaggio al loro compagno Syd Barrett che si era perso nelle regioni sconosciute della 'luna', ovvero della malattia mentale.

Accompagnato dal vivo dal sound psichedelico, ipnotico, in qualche maniera astrale, della band Pink Floyd Legend, e interpretato dai solisti e corpo di ballo della Compagnia Daniele Cipriani. 'Shine' è dunque un viaggio nel mondo della luna. Non solo luogo della follia e senno smarrito, bensì simbolo della poesia, della fantasia, della vita stessa.

Un sapiente gioco di luci, laser e videoproiezioni trasformano lo spazio scenico di 'Shine' in una surreale luna abitata da personaggi come il Pierrot Lunaire e Petrushka, gli esseri 'lunari' che catturarono la fantasia di Schönberg e Stravinsky, oppure da maschere uscite dai sipari della Commedia dell’arte. Visioni oniriche che si incrociano per creare mondi siderali, eppure molto vicini… perché dentro di noi. "'Shine' è la mia autobiografia, ma racconta anche la vita di ogni uomo - ha spiegato Micha van Hoecke - E' la storia delle nostre vite che procedono per cicli, con un movimento circolare come quello della musica e della danza delle stelle, della rotazione della luna".

"Un moto scandito da un continuo processo di nascita-morte-rinascita", ha continuato, aggiungendo che "la vita non è altro che la stoffa dei sogni di cui scriveva Shakespeare, una stoffa che viene continuamente ordita, tramata, disfatta e ritessuta". "'Shine' è un lavoro intriso di speranza - ha aggiunto il regista e coreografo di origine russa- in cui la fantasia diventa l’arma per combattere il materialismo che imperversa, il potere e le brame che incombono oggi".

'Shine Pink Floyd Moon', con un cast di 30 elementi, fra i quali Denis Ganio come guest, è prodotto da Daniele Cipriani Entertainment e Menti Associate di Gilda Petronelli, in coproduzione con Fondazione Pergolesi Spontini di Jesi. Dopo l’anteprima il 5 giugno al Teatro Pergolesi di Jesi, lo spettacolo andrà in scena in prima assoluta al Ravenna Festival l’8 giugno. Il tour estivo proseguirà poi il 24 luglio all’'Universo' di Assisi, il 27 al Teatro Antico di Taormina, il 2 agosto all’Armonie d’Arte Festival Parco Archeologico Nazionale Scolacium Borgia (Cz). Gli ultimi appuntamenti estivi il 5 settembre al Teatro Romano di Verona, il 7 all’Arena Sferisterio di Macerata.

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