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Ibra: "Sono pronto per giocare"

03 gennaio 2020 | 11.09
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Lo svedese si presenta: "Voglio aiutare il Milan a migliorare e voglio divertirmi in campo"

Zlatan Ibrahimovic (AFP)
Zlatan Ibrahimovic (AFP)

"Sto bene, mi sono allenato tanto. Non ho toccato il pallone, ma non è un problema. Sono pronto per giocare". Lo ha detto Zlatan Ibrahimovic nella conferenza di presentazione per il suo ritorno in rossonero. "I miei obiettivi? Voglio aiutare il Milan a migliorare e personalmente voglio divertirmi in campo. Voglio godermi il campo, quando sono stato fuori mi è mancato tanto" ha aggiunto Ibra, secondo il quale il Milan può fare di più. "Si può e si deve fare di più. Al Milan la pressione è altissima, tutti si aspettano grandi risultati. Se giochi nel Milan, non è perché sei stato fortunato, ma sei qui per fare grandi risultati".

"Europa ancora possibile? Pensiamo ad una partita alla volta, poi vediamo cosa succederà. Questa squadra può fare di più, ha qualità. Il campionato è lungo, bisogna lavorare tanto e crederci sempre. Dobbiamo migliorare le cose in campo, sono qui per questo", ha aggiunto l'attaccante svedese. "Cosa penso di questo Milan? Difficile rispondere, se non sei dentro non sai come sono le cose. Sono cambiate tante cose negli ultimi anni ma per me è sempre il Milan, la storia non si cambia. La squadra non è quella di prima, ma sono successe tante cose dopo l'addio di Berlusconi. Io sono un calciatore, devo pensare solo a quello che succede in campo. Sono sempre positivo, se non credessi in questo progetto non sarei tornato".

Ibra ha imparato molto nel corso di questi anni. "Ogni anno è diverso, fisicamente cambia ogni anno che passa. Mentalmente no, non credo. Poi l'esperienza ti porta a fare cose differenti, se sei un calciatore intelligente, sai che cosa puoi fare oppure no. Devo rendere al meglio per fare il possibile per il collettivo. Perché dovrei riuscire dove in molti hanno fallito? Non ho perso mai la passione per quello che faccio".

"Ho deciso di tornare copo l'ultima partita con i Galaxy, mi ha chiamato Maldini e abbiamo parlato un po'. Ho avuto tante richieste. Cercavo l'adrenalina. Ho parlato tanto anche con Boban. Non era una decisione difficile. Non volevo andare via dal Milan nel 2012, non ero d'accordo. L'importante è che ora sono di nuovo qui, farò di tutto per migliorare le cose. Il Milan è casa mia. Ho grande voglia di Milan, voglio bene a questo club" ha detto Ibrahimovic. "Sento l'entusiasmo dei tifosi. Ho un grande rapporto con loro, molto positivo. E' importante il sostegno dei tifosi, se riusciamo ad averlo le cose sono più facili da fare. Sono pronto e spero di giocare".

"Quando si inizia un campionato, l'obiettivo è sempre di vincere qualcosa. Voglio fare di tutto per migliorare la situazione e alzare il livello della squadra. Voglio aiutare il Milan. Pronto per il derby contro l'Inter? Il derby è sempre una grande partita. Sono qui e là, è una partita speciale. Ho giocato tanti derby in carriera, ma quello di Milano è il più bello. Non so come andrà il prossimo derby, vedremo. Io penso solo a oggi e poi a domani". Intanto "c'è un'amichevole e lunedì la Sampdoria pensiamo a quello", ha aggiunto Ibra. "La Coppa Italia? E' normale voler vincere qualcosa. Proviamo di tutto, l'obiettivo è quello di migliorare la situazione, di crescere ancora e di aumentare il livello mentale in campo. Quando ci credi le cose arrivano".

L'attaccante svedese ha firmato un contratto di sei mesi con l'opzione per un anno. "Quando hai un bel rapporto con club e dirigenti c'è la possibilità di continuare. Se in questi sei mesi le cose vanno bene si può parlare di continuare. Non vengo qui in quanto Ibrahimovic, riparto da zero, devo dimostrare. In passato potevo tornare qui, avevo parlato con Leonardo ma non mi sentivo pronto e a Los Angeles stavo bene. Sono andato nella Mls dopo l'infortunio per sentirmi vivo e dopo due campionati mi sento più che vivo e per questo sono pronto per giocare in Italia e dare una mano al Milan".

"Cosa posso dare a questo Milan? Se non faccio gol, faccio assist o altre cose per aiutare la squadra. Nel calcio non si possono fare le cose da soli. Voglio migliorare il mio numero di gol e assist" ha aggiunto Ibra. "Dopo l'infortunio, ho detto che ero molto contento di poter tornare a giocare. Finché riuscirò a giocare, lo farò. Ho grande voglia, con spirito e mentalità si può giocare ancora ad alti livelli. Chiaramente non posso giocare come quando avevo 28 anni, ma so quello che posso fare. Non bisogna esagerare quando giochi, invece di correre puoi tirare da 40 metri".

"Sarò sempre me stesso. I compagni lo sanno come sono, come mi alleno e come gioco le partite. Bisogna lavorare duro e forte, saper soffrire, chi non sa soffrire non può tirare fuori il massimo. Io mi aspetto tanto dai miei compagni, anche di più di quello che hanno. L'importante è dare sempre il massimo, poi si vedrà cosa succede" ha aggiunto. "Sono felice di essere qui. Nessuno a 38 anni ha firmato per un club come il Milan. Se ho firmato per un club così, è perché posso dare ancora qualcosa di importante, se no non mi chiamavano. Posso dare ancora tanto in campo".

Ibra ha già parlato con Stefano Pioli: "Ho parlato con lui pochi minuti. Mi ha spiegato alcune cose, io gli ho detto cosa mi serve per fare bene. Parleremo ancora. Se posso fare ancora la differenza? Questa è la sfida. La sfida è contro me stesso. Serve voglia e mentalità, voglio continuare come ho fatto fino ad adesso. So cosa devo fare per aiutare il Milan".

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