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La Mole Antonelliana compie 150 anni, weekend a Torino per festeggiarla

28 febbraio 2014 | 09.38
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La Mole Antonelliana compie 150 anni, weekend a Torino per festeggiarla

Torino, 28 feb. (Ign) - Era il carnevale del 1899 quando il futuro poeta crepuscolare Guido Gozzano saliva in cima all Mole Antonelliana di Torino insieme con il compagno di scuola Lidio Aimone, che sarebbe diventato un celebre pittore, per fare uno scherzo 'di pessimo gusto' ai suoi concittadini. I due, dalla sommità del monumento, lanciarono una 'bomba' realizzata con escrementi umani avvolti nella carta di giornale, che precipitò davanti a una bottega di via Montebello. "Io, che mi ero munito dei dovuti telescopi mi divertii moltissimo a vedere il gruppo di gente spaventata che accorse allo scoppio tremendo", racconta lo stesso Gozzano.

La mostra che Torino dedica , al suo edificio simbolo, per ripercorrerne le tappe dei 150 anni, non documenta la bravata del cantore di Nonna Speranza, ma 'Esplorando tra carte' (è il titolo dell'esposizione!), racconta la storia del monumento progettato da Alessandro Antonelli e iniziato a costruire alla fine del 1863, dal progetto ai giorni nostri. E' un itinerario realizzato da carte, fotografie, guide e giornali appartenenti al patrimonio dell’Archivio Storico della Città. L'esposizione è allestita nella spazio espositivo comunale di via Barbaroux 32, ed è un'ottima occasione per un week end a Torino.

''L’edificio era destinato in origine a essere un tempio israelitico, ma l’ingegno di Alessandro Antonelli era andato ben al di là delle aspettative del committente: l’altezza totale della costruzione era lievitata dai 47 metri dell’ipotesi iniziale a più di 100 metri, nell’arco di quattro anni, con conseguente aumento della spesa, e ancora non era finita – spiega la curatrice Luciana Manzo -. Nel 1869 l’impresa era ormai diventata insostenibile per la comunità israelitica subalpina e fu così che, dopo anni di dibattiti, controversie e pareri tecnici sulla sua stabilità, nel 1877 l’edificio fu acquistato dal Comune che negli anni successivi lo portò a termine, stabilendo in via Montebello la sede del Museo del Risorgimento Italiano. Inaugurato nel 1908, il Museo rimase alla Mole fino al 1929, per essere successivamente trasferito a Palazzo Carignano. Da allora, per un lunghissimo lasso di tempo la Mole Antonelliana fu un contenitore vuoto, senza altra destinazione d’uso che quella di punto di vista panoramico artificiale”.

Nel 1980 fu recuperata all’uso pubblico diventando lo spazio espositivo della Città. Infine dal 2000 è sede del Museo Nazionale del Cinema.

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