Quando tutto diventa comunicazione, ogni messaggio una scusa per fare 'share', bucare lo schermo, guadagnare il punto sull'avversario, il rischio è vedere sprecato un lavoro che dura mesi, fatto di fatica, precisione, perfezionismo. A questo si ribella Giorgio Armani che porta in passerella una 'nuova normalità'. (Fotogallery)
Quando tutto diventa comunicazione, ogni messaggio una scusa per fare 'share', bucare lo schermo, guadagnare il punto sull'avversario, il rischio è vedere sprecato un lavoro che dura mesi, fatto di fatica, precisione, perfezionismo. A questo si ribella Giorgio Armani, dall'alto dei suoi 'quasi 81 anni' (li compirà a luglio). Ed è per questo che porta in passerella una 'nuova normalità'. (Fotogallery)
"Una donna che ama il genere di vestito classico - spiega lo stilista - ma una nuova forma di classico. Un nuovo modo di essere normale che parte dal classico e si rinnova attraverso piccole aggiunte che lo rendono meno tradizionale e meno formale". Insomma, una "moda che di volta in volta si aggiorna e rinnova senza stravolgere, con l'obiettivo di durare nel tempo".
Re Giorgio gioca tutto attorno al concetto base di pantalone, da indossare di giorno e di sera. Attraverso nuove interpretazione come il pantalone-gonna, composto da un ampio pantalone che si assottiglia alla caviglia, indossato con una gonna sovrapposta. Due pezzi che sembrano uno solo, una delle uscite più interessanti della collezione. Anche il pantalone nero da sera è un passe partout. Da indossare con un giacchino, scialle, giacca lunga che rappresentano il pezzo prezioso e più glamour. Riferimenti a Chagalle nella tavolazza dei colori e alle pennellate che fanno osmosi dei colori stessi. Insomma una collezione "normale", perché, confessa Armani, "sono sempre meno disposto a parlare in termini trionfalistici di incanti. Qui c'è poco da incantare".
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