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Centenario della Grande Guerra, Muti dirige la Cherubini a Redipuglia

23 giugno 2014 | 16.54
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La ‘Messa da Requiem’ di Verdi il 6 luglio prossimo alle ore 21. Sarà trasmessa in diretta dalla Rai, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e di alcuni capi di Stato dei Paesi coinvolti nel conflitto mondiale

Riccardo Muti (Infophoto) - INFOPHOTO
Riccardo Muti (Infophoto) - INFOPHOTO

“Una messa di liberazione e di pace che ha l’obiettivo non solo di ricordare morti ed eroi, ma di mandare un attraverso la musica un messaggio di conciliazione postumo ma importante”. Riccardo Muti ha descritto così il prossimo appuntamento organizzato nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della Grande guerra, il concerto in programma a Redipuglia con la ‘Messa da Requiem’ di Verdi il 6 luglio prossimo alle ore 21.

Trasmesso in diretta dalla Rai, alla presenza del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e di alcuni capi di Stato dei Paesi coinvolti nella Grande guerra, il concerto vedrà come protagonisti musicisti delle nazioni allora belligeranti con l’orchestra giovanile Luigi Cherubini.

Un’occasione importantissima, un evento che ricorda il valore della memoria, proprio per questo presenteremo una serie di lavori di restauro del monumento di Redipuglia e alcuni lavori che interessano le scuole”, ha spiegato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti che guida l’unità di missione per il centenario.

“Il concerto sarà un avvenimento, un primo passo in segno di rispetto per i caduti - ha spiegato Franco Marini, presidente del comitato scientifico per le celebrazioni -. Spero sia una spinta per la pace, il Comitato ha proprio questa aspirazione e per questo abbiamo chiesto al ministro Franceschini un aiuto per fare una indagine su 100 monumenti in tutte le regioni per dare una mano e rimetterli a posto”.

Marini ha anticipato anche una serie di altri appuntamenti e iniziative legati alla celebrazioni: “Il 28 saremo a Sarajevo per ricordare a livello europeo questa enorme questione”, mentre “il film di Ermanno Olmi è pronto e andrà a Venezia e c’è un lavoro dell’Istituto Luce”.

Il ministro della Cultura Dario Franceschini ha parlato di “una serata straordinaria in cui stanno insieme molte cose, come la memoria. Mentre questa iniziativa è la dimostrazione di come la musica può unire per costruire un futuro sempre più comune”.

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