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La primavera del Fai svela 1.000 tesori

13 marzo 2018 | 16.24
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Cappella Palatina  a Castelbuono (Palermo)
Cappella Palatina a Castelbuono (Palermo)

Dal Palazzo della Marina a Roma, alla 'nuova' acquisizione della Casa Bortoli affacciata sul Canal Grande di Venezia, passando per capolavori unici come la Cappella Palatina del Castello dei Principi di Ventimiglia a Castelbuono in provincia di Palermo. Senza dimenticare il Palazzo dell'Arcivescovado a Milano o trascurare il 'tour cinematografico' rappresentato da Palazzo Marulli, da Palazzo Famularo e dal Palazzo Tamborino Cezzi, set utilizzati anche da Ozptek per il suo film 'Mine Vaganti'. Il Fai, il Fondo Ambiente italiano, apre le porte di oltre mille tesori italiani per le 26esime Giornate Fai di Primavera, in programma sabato 24 e domenica 25 marzo, presentate oggi nella Biblioteca storica del Palazzo della Marina a Roma.

Luoghi di solito inaccessibili, come ad esempio Palazzo Giustiniani a Roma, dove il primo Presidente della Repubblica, Enrico De Nicola, firmò la Costituzione repubblicana, oppure l'isola Bisentina a Capodimonte, in provincia di Viterbo, aperta per la prima volta, potranno diventare 'patrimonio' di tutti almeno per un fine settimana. Uno sforzo che il Fai mette in campo facendo leva su molti volontari e su 40mila apprendisti ciceroni.

"Le Giornate Fai di Primavera - ha spiegato il presidente Andrea Carandini - sono la maggiore manifestazione culturale che esista in Italia e in Europa". Si tratta, ha continuato, dell'unico appuntamento "dove gli italiani non hanno da litigarsi sull'attualità ma hanno da unirsi sul loro meraviglioso passato anche recentissimo. E' quindi un momento di unità. Per far capire questo agli italiani bisogna far loro conoscere l'Italia, soprattutto quella meno frequentata. E' anche un'occasione per i giovani per imparare a dare valore ai luoghi e comunicarli a tutti".

La manifestazione è anche l'occasione per raccogliere fondi a sostegno del Fai. Per questo all'accesso di ogni luogo verrà chiesto un contributo facoltativo, preferibilmente da 2 a 5 euro. Non solo: parte oggi la raccolta fondi, in programma fino al primo aprile, 'Insieme cambiamo l'Italia' che consente di inviare un contributo mandando un sms al numero 45592. "Per adempiere alla nostra missione - ha evidenziato Carandini - dobbiamo raccogliere ogni anno 25 milioni di euro".

A Napoli aprirà poi la crociera inferiore della Galleria Umberto I che ospita il Salone Margherita mentre a Livorno aprirà l'Accademia Navale. "E' il più bel momento dell'anno per divertirsi e per ricrearsi spiritualmente e fisicamente al cospetto della meraviglia del nostro Paese. Con i 7.500 volontari del Fai e con 40mila apprendisti ciceroni apriremo mille monumenti in 400 città d'Italia di solito chiusi al pubblico. E' la più importante festa italiana sul patrimonio culturale, cioè sull'identità del nostro essere italiani", ha detto Marco Magnifico, vicepresidente esecutivo del Fai che ha poi suggerito di "andare a vedere il platano di Vrisi a Curinga in provincia di Catanzaro o l'aeroporto militare Elmas di Cagliari, progettato negli anni '30 del '900".

Un forte impegno non solo del Fai, dunque, ma anche della Rai. Dal 19 al 25 marzo, per una settimana, le reti targate viale Mazzini proporranno una programmazione dedicata, spot e una raccolta fondi. Un impegno che si traduce in un palinsesto ad hoc che accompagnerà l’avvicinarsi delle Giornate di Primavera con finestre nelle trasmissioni di Rai1, Rai2, Rai3. Contenuti dedicati anche nella programmazione di Rainews24, TgR e Radio2, impegnati in una media partnership con il Fai.

Sui social ampio spazio ai temi legati alla settimana dei beni culturali: gli account Rai rilanceranno l’offerta dedicata, la raccolta fondi a cura di Responsabilità Sociale Rai e molto altro con l’hashtag #GiornateFai. Visibilità all’iniziativa sarà data anche sulla piattaforma Rai Play. Lo spot tv istituzionale realizzato da Direzione Creativa sarà in onda su tutte le reti.

"Le Giornate Fai non sono soltanto l'occasione per scoprire il Paese ma per conoscerlo. E questo mi pare un'opera di testimonianza del Fai assolutamente straordinaria", ha sottolineato Ilaria Borletti Buitoni sottosegretario del Mibact, che ha concluso rivolgendosi direttamente al Fai: "Non ho mai creduto nelle barriere tra pubblico e privato. La scommessa che il nostro Paese ha davanti, cioè quella di disegnare una strada per uno sviluppo che rispetti l’identità culturale, i contesti, e il nostro paesaggio, è straordinaria e possiamo vincerla tutti insieme”.

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