La regina Rania di Giordania ha chiesto ai media arabi di combattere i tentativi dello Stato Islamico (Is) di ''deviare'' la regione attraverso i social network, come Facebook e Twitter. Nel suo discorso di apertura del Media Summit ad Abu Dhabi, la regina Rania ha anche sottolineato il ruolo dell'istruzione per combattere la minaccia posta dagli estremisti. ''Una minoranza di estremisti non religiosi sta usando i social media per riscrivere la nostra storia e deviare la nostra anatomia - ha detto -. E' questo che sta facendo l'Is al mondo arabo e a tutti noi''.
L'Is, che controlla parti della Siria e dell'Iraq, fa un largo uso di siti come Facebook, Twitter e Instagram per arruolare combattenti islamici nel suo autoproclamato 'Califfato islamico'. Tramite i social media sono state diffuse centinaia di foto e di video a documentare le atrocità commesse dal gruppo terroristico, comprese le decapitazioni, le esecuzioni di massa, le crocifissioni e la riduzione in schiavitù. ''Questa è la loro versione della storia del mondo arabo, la loro storia, i loro eroi e il resto del mondo sta ascoltando e guardando'', ha detto Rania, aggiungendo che ''il silenzio'' del mondo arabo lo rende complice dell'Is.
"Al centro dell'assalto c'è un'ideologia. E se si pensa di poter sconfiggere un'ideologia con un proiettile, si pensi a quello che è successo quando Osama Bin Laden è stato ucciso - ha aggiunto -. Certo, lui è morto, ma la sua eredità è ancora più forte, il movimento estremista è ancora più contorto". ''Dobbiamo raccontare una nuova storia al mondo. Perché se non chiariamo qual è la nostra identità, lo faranno gli estremisti per noi'', ha proseguito.