La pagella dell’Fmi: ‘’Ripresa Italia resta fragile’’. Padoan: ‘’Voti non pieni ma buoni’’

Per l’Italia “è previsto che la crescita riprenda quest’anno”. Tuttavia, “rimane fragile e la disoccupazione a livelli inaccettabili”. E’ l’analisi del Fondo Monetario Internazionale che ha chiuso la missione annuale in Italia, promuovendo il governo di Matteo Renzi che ha un ‘’ programma ambizioso per riformare la legge elettorale,il mercato del lavoro, il sistema giudiziario e il settore pubblico”.

LAVORO - All’Italia servono “riforme strutturali per creare posti di lavoro e sostenere gli investimenti”, scrive ancora l’Fmi, sottolineando in particolare che l’Italia deve “innalzare la qualità delle politiche attive del lavoro”.

DEBITO - “Italia ha fatto enormi progressi sul fronte dell’avanzo primario che sono importanti per rafforzare la fiducia, ma deve comunque lavorare ancora” in materia di conti pubblici, sottolinea Kenneth Kang, Capo divisione per l’Italia dell’Fmi, a margine della presentazione del rapporto 2014 sul nostro paese, documento in cui si segnala la necessità di “ridurre l’alto debito e rafforzare la resilienza delle finanze pubbliche”.

BANCHE - “I crediti in sofferenza continuano a crescere”. Serve una “maggiore pressione allo smaltimento dei crediti in sofferenza al fine di liberare risorse e favorire nuovi prestiti durante la ripresa”.

CORRUZIONE - “Le norme anticorruzione varate dall’Italia nel 2012 sono efficaci e un passo in avanti nella direzione giusta, ma c’e’ spazio per rafforzare le regole in materia”, dice Kang, evidenziando poi la possibilità di “limitare la prescrizione” e di intervenire sul falso in bilancio.

PADOAN - Ottimista il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan. “I voti non saranno pieni, ma sono buoni”, dice commentando le analisi degli economisti di Washington sullo stato di salute del Paese. Da parte del Fmi c’è un “ grande riconoscimento” verso gli sforzi fatti dall’Italia e questo è di “incoraggiamento all’aggiustamento fiscale da parte del governo”. Un grazie al Fondo il ministro lo esprime per il ‘’riconoscimento’’ delle misure contro la corruzione. ‘’Non saranno le ultime misure, il governo è estremamente determinato sulla lotta alla corruzione”.

Per Padoan ‘’si intravedono segnali importanti di ripresa, si rafforzeranno in futuro”. Intanto “continuiamo il consolidamento” per “favorire la riduzione del rapporto debito/pil”, necessità di cui “siamo coscienti”.