Blocchi stradali, pneumatici dati alle fiamme, scontri con la polizia che ha lanciato gas lacrimogeni. I tassisti hanno violentemente protestato oggi a Parigi e in altre città francesi contro le licenze VTC che permettono di dare passaggi in auto a pagamenti tramite un'App. La protesta ha bloccato stamattina l'aeroporto di Orly e diversi accessi della capitale, in una giornata già critica per lo sciopero degli insegnati e dei controllori di volo. Sono 22 le persone fermate per la protesta dei taxi, alla quale hanno partecipato almeno 2100 tassisti.
Violente proteste, con copertoni date alle fiamme, si sono registrate anche a Marsiglia, mentre a Lille un autista con licenza Vtc è stato aggredito da una ventina di tassisti inferociti. Il primo ministro Manuel Valls, che ha "fermamente condannato" le violenze, ha ricevuto una delegazione di tassisti, annunciando la prossima nomina di un mediatore per trovare una soluzione. Ma l'intesa non ha calmato tutti gli animi e a porte de Maillot, dove la polizia ha fatto stamane uso di gas lacrimogeni, la protesta continua ancora.
L'ira dei tassisti si rivolge soprattutto contro il ministro dell'economia Emanuel Macron, per le sue misure di liberalizzazione del lavoro. "Non è normale che un conducente Vtc paghi 150 euro per una licenza, mentre quella per un tassista costa 200mila euro", afferma un tassista, David Martin, spiegando il senso della sua protesta. Intanto un quinto dei voli sono stati sospesi in Francia per lo sciopero dei controllori di volo, mentre lo sciopero degli insegnati ha avuto adesioni fra il 13 e il 33% secondo stime del governo e dei sindacati.