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Comunicato stampa

La Rubrica 231 del Centro Studi Borgogna “I Modelli Organizzativi alla prova dell’emergenza Covid. Un primo bilancio ad un anno dall’inizio della pandemia”

26 gennaio 2021 | 12.52
LETTURA: 4 minuti

CSB-I modelli organizzativi alla prova del Covid
CSB-I modelli organizzativi alla prova del Covid

9 moduli di aggiornamento per professionisti sul tema della

Responsabilità Amministrativa degli Enti (ex D.Lgs. n.231/01)

Primo appuntamento, martedì 2 Febbraio 2021, ore 17.00

Milano, 26 Gennaio 2021 - Partirà il 2 Febbraio 2021 il primo dei 9 appuntamenti di aggiornamento professionale sul tema della Responsabilità Amministrativa degli Enti ex D. Lgs. n. 231/01 organizzati dal Centro Studi Borgogna e rivolti ad avvocati e professionisti nel settore legale.

Il primo modulo dal titolo “ I Modelli Organizzativi alla prova dell’emergenza Covid. Un primo bilancio ad un anno dall’inizio della pandemia” sarà erogato martedì 2 febbraio, alle ore 17.00. Moderato da Fabrizio Ventimiglia (Avvocato Penalista, Presidente del CSB), l’appuntamento vedrà la partecipazione di Federico Maurizio d’Andrea (Presidente OdV Banco BPM S.p.A., Vice Presidente CSB), Matteo Caputo (Professore Associato di Diritto Penale all’Università̀ Cattolica del Sacro Cuore di Milano); Emanuela Teatini (Direttore Organizzazione e Risorse Umane di MM S.p.A.); Miriam Di Traglia (International Compliance Counsel in CLEAR CHANNEL INTERNATIONAL LIMITED); Ambrogio Moccia (Magistrato, già Presidente della Quinta Sezione Penale del Tribunale Milano).

Il Modello di Organizzazione, Gestione e Controllo, previsto dal D. Lgs. n. 231/2001, rappresenta un insieme di regole e presidi volti alla prevenzione di taluni reati (c.d. reati presupposto) la cui commissione da parte di soggetti in posizione apicale o sottoposti alla direzione e vigilanza dei predetti, al ricorrere di determinate condizioni, può comportare l’irrogazione all’Ente, di gravose sanzioni pecuniarie e interdittive, con possibili ripercussioni sulla continuità operativa e sull’integrità reputazionale dell’Ente.

L’anno di pandemia appena trascorso ha messo peraltro a dura prova la “tenuta” dei Modelli Organizzativi. La diffusione del virus Covid-19 ha portato, in primo luogo, all’emersione di un nuovo rischio per la salute e la sicurezza dei lavoratori, in larga parte dipendente da fattori esterni all’organizzazione aziendale. Di fronte a questo, i Servizi di Prevenzione e Protezione delle Società sono stati chiamati ad agire in maniera tempestiva, integrando le proprie valutazioni dei rischi e implementando efficaci protocolli di comportamento al fine di contenere la possibilità di contagi tra la popolazione aziendale.

L’area di rischio rappresentata dalla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori non è stata, peraltro, la sola ad essere interessata dalla diffusione del virus Covid-19. L’incrementato ricorso all’utilizzo di sistemi IT nello svolgimento delle attività lavorative, dovuto al c.d. “smart working”, ha imposto infatti una attenzione maggiore e, in alcuni casi, un ripensamento dei protocolli per la prevenzione dei reati informatici di cui all’art. 24-bis, D.lgs. 231/2001.

Si pensi, inoltre, a come le politiche di rilancio e sostegno all’economia rivolte al mondo imprenditoriale, per quanto auspicabili e necessarie, abbiano condotto a una significativa intensificazione dei rapporti con la Pubblica Amministrazione, quantomeno nella gestione delle pratiche per le richieste di accesso ai fondi o “bonus” messi a disposizione dal Governo e ad un incremento molto considerevole dei rapporti di collaborazione con il mondo bancario, con tutti i potenziali rischi conseguenti alla vorticosa produzione documentale sottesa all’ottenimento di agevolazioni e finanziamenti.

Il primo appuntamento del Ciclo di incontri di formazione professionale sul tema in oggetto si propone quindi di approfondire il delicato ruolo dei Modelli Organizzativi ex D.lgs. 231/2001 nella gestione di questi e altri rischi penali, portati in evidenza dall’emergenza sanitaria. In particolare, gli autorevoli relatori tracceranno un primo bilancio sulla “tenuta” dei Modelli durante l’anno di emergenza appena trascorso, con uno sguardo rivolto alle sfide derivanti dalla graduale ripresa delle attività in presenza.

I moduli di formazione professionale saranno erogati in modalità online tramite la Piattaforma Certificata FAD.

Per informazioni su quote di partecipazione e modalità di iscrizione visitare www.centrostudiborgogna.it oppure scrivere a iscrizione@centrostudiborgogna.it

A proposito di Centro Studi Borgogna

Nata nel 2017 da un’idea dell’Avv. Fabrizio Ventimiglia, il Centro Studi Borgogna è una Associazione di Promozione Culturale che opera come un laboratorio giuridico e di idee per promuovere la cultura del diritto, ispirandosi ai principi di etica, onestà e legalità, nell’ottica di contribuire al dibattito sulle principali questioni sensibili del nostro Paese. Le attività proposte dal Centro Studi Borgogna si prefiggono diversi obiettivi: promuovere il confronto tra mondi diversi arrivando a trasformare le riflessioni comuni in proposte praticabili; perseguire le finalità di promozione sociale e culturale; contribuire alla formazione dei professionisti nelle discipline giuridiche; promuovere l’amicizia, la cultura, la solidarietà e l’etica sul territorio milanese e nazionale. Al fine di perseguire tali obiettivi, l’Associazione Centro Studi Borgogna organizza conferenze, convegni e momenti formativi di varia natura; crea rapporti di collaborazione e sinergia con Università, Istituti di Ricerca e altri enti aventi finalità scientifiche; promuove la pubblicazione di documenti di approfondimento sui temi di diritto applicato; organizza eventi charity.

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