John Kerry, Federica Mogherini e Mohammad Javad Zarif sono i volti della trattativa dell'accordo sul programma nucleare iraniano. Più lontano dai riflettori hanno lavorato gli sherpa, che hanno limato termini e dettagli tecnici.
- SEYYED ABBAS ARAQCHI e MAJID TAKHT RAVANCHI: i vice ministri iraniani degli Esteri. Il primo, 55 anni, ha guidato la delegazione di negoziatori di Teheran, ha avuto un ruolo chiave nei colloqui per l'accordo ad interim del novembre 2013 ed è stato il principale interlocutore degli Usa nei colloqui bilaterali. Ravanchi, 56 anni e un passato di studi in ingegneria negli Usa e in Svizzera, è considerato molto vicino al presidente Hassan Rohani.
- WENDY SHERMAN e HELGA SCHMID: la prima, 66enne sottosegretario Usa agli Affari Politici, ha la fama della perfezionista e ha alle spalle l'esperienza del negoziato sul nucleare con la Corea del Nord. Nell'ottobre del 2013 diceva: "Sappiamo che l'inganno è nel Dna dell'Iran". La seconda, 55enne tedesca sempre al fianco della Mogherini e prima ancora di Catherine Ashton, alla fine degli anni Novanta è stata consigliere politico del ministro degli Esteri Joschka Fischer.
- ERNEST J. MONIZ e ALI AKBAR SALEHI: sono stati i numeri due di Kerry e Zarif al negoziato. Il New York Times li ha definiti come "una coppia di diplomatici" esperti di nucleare dediti a occuparsi delle infinite questioni tecniche che stanno sotto alle divergenze politiche. "Abbiamo un buon rapporto", ha detto il 70enne segretario Usa all'Energia Moniz riferendosi a Salehi, ex ministro degli Esteri ed ex rappresentante iraniano all'Aiea. Oggi direttore dell'Organizzazione per l'energia atomica dell'Iran, il 66enne Salehi è considerato vicino alla Guida Suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei.