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"La schiavitù fu una scelta", bufera su Kanye West

02 maggio 2018 | 11.36
LETTURA: 3 minuti

Kanye West (Fotogramma) - FOTOGRAMMA
Kanye West (Fotogramma) - FOTOGRAMMA

E' bufera su Kanye West, dopo che il rapper, in un'intervista a 'Tmz Live', si è lasciato andare a commenti sopra le righe parlando della schiavitù degli afroamericani. "Quando senti dire che la schiavitù è durata circa 400 anni...400 anni? Sembra una scelta - ha detto West -. Sei stato lì per 400 anni e per te è tutto? È come se fossimo mentalmente incarcerati".

Il rapper ha poi sottolineato che "in questo momento stiamo scegliendo di essere ridotti in schiavitù", provocando la dura reazione del conduttore del programma, Van Lathan, secondo il quale i commenti di West dimostrano la sua "mancanza di pensiero". "Hai il diritto di credere in qualunque cosa tu voglia - ha detto il conduttore - ma dobbiamo affrontare la marginalizzazione che viene da quei 400 anni di schiavitù della nostra gente, che tu hai appena definito 'una scelta'. Sono inorridito, e incredibilmente ferito dal fatto che ti sia trasformato in qualcosa di non reale".

Anche sui social, West è stato travolto da un'ondata di commenti. "Kanye è caricatura pericolosa del libero pensatore afroamericano - ha scritto su Twitter Symone Sander -. Francamente sono disgustato. E (non posso credere di doverlo dire) la schiavitù è stata quanto di più lontano ci fosse dalla libera scelta".

Dello stesso avviso anche il commentatore della Cnn, Marc Lamont Hill: "Non c'è mai stato un momento della storia nel quale la gente nera non abbia resistito alla schiavitù - ha cinguettato -. Alcuni lo hanno fatto gettandosi dalle navi. Altri uccidendo i propri padroni o scappando. Qualcuno l'ha fatto attraverso quotidiane forme di resistenza. Gli schiavisti non sono andati in pensione. La nostra resistenza ci ha condotto alla nostra libertà".

Dopo le polemiche, West ha voluto ribadire il suo pensiero via Twitter, precisando di sapere "molto bene che gli schiavi non sono stati incatenati e messi sulle navi per loro volere". "Il motivo per il quale ho sollevato la questione - ha rimarcato - è che non possiamo restare imprigionati mentalmente per altri 400 anni. Abbiamo bisogno del libero pensiero".

Non è la prima volta che il rapper finisce al centro delle polemiche per le sue dichiarazioni. Recentemente, il marito di Kim Kardashian aveva sollevato indignazione in rete dopo aver dimostrato sostegno nei confronti del presidente statunitense Donald Trump.

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