cerca CERCA
Martedì 23 Aprile 2024
Aggiornato: 17:21
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Social

La sfida di Twitter Italia: "Vivere contenuti video in tempo reale"

21 aprile 2016 | 18.02
LETTURA: 5 minuti

La sfida di Twitter Italia:

Vivere in modalità live contenuti video: è questa la nuova sfida di Twitter. Ad affermarlo è Salvatore Ippolito, Country Manager del social network in Italia, che ha aperto all'Adnkronos le porte della sede milanese per raccontare le sfide dei prossimi anni. "Sfide di linguaggio ma anche sfide di relazione costante con i nostri utenti, per averli sempre vicini e coinvolti" (VIDEOINTERVISTA).

E il coinvolgimento si sta realizzando già attraverso Periscope, le cui dirette - sia live che in replay - da gennaio sono direttamente nei tweet, per un nuovo modo di sperimentare il mondo: "Periscope è perfettamente integrato - prosegue Ippolito - e la sfida futura e che stiamo già giocando è far sì che Twitter sia sempre più lo schermo per fruire di contenuti in modalità live".

Futuro, senza lasciare indietro il passato. In principio era il tweet: tutto è iniziato il 21 marzo 2006, quando il fondatore di Twitter Jack Dorsey cinguettò 'just setting up my twttr'. Dieci anni dopo la sfida si trasferisce così dal verbo o, meglio, dalle parole (negli iconici 140 caratteri del social network) alle immagini e ai filmati.

Fino ad oggi il social network dell'uccellino è stato usato anche come 'servizio': dalla quotidianità di chi cerca informazioni sul traffico agli aggiornamenti legati a catastrofi naturali (terremoti, alluvioni) o ai più drammatici attentati terroristici. Da questo punto di vista, dice Ippolito, "proiettiamo in avanti quello che è stato il nostro passato".

Twitter ha infatti "una componente di servizio molto strutturata e forte" e questo "è sotto agli occhi di tutti: basti ricordare come, nel gennaio del 2009, mentre andava al lavoro, Janis Krums ha scoperto che c'era un aereo che era impropriamente ammarato nel fiume Hudson". Un cinguettio, qualche retweet e quei 140 caratteri si sono trasformati in notizia.

Questo social network, del resto, aggiunge il Country Manager, "ha nel proprio codice genetico la possibilità di coinvolgere subito gli utenti" e presentarsi come "forma di ausilio al giornalismo".

In una veste duplice, ricorda Ippolito: come fonte "ogni giornalista può vedere cosa sta succedendo attraverso i 'trending topic' ma Twitter è anche un'opportunità per distribuire contenuti".

Ogni timeline può inoltre diventare una rassegna stampa personale. "Più del 50% degli utenti Twitter - aggiunge il country manager italiano - la prima cosa che fa la mattina e l'ultima che fa la sera è controllare la propria timeline. Questa 'rassegna stampa' è qualcosa che fa parte della mia vita e la qualità dei contenuti dipende dalla qualità degli account che ho scelto di seguire".

E sull'integrazione fra diversi media, per Ippolito "si tratta di una sfida altrettanto interessante, per capire quale livello aggiuntivo può fornire Twitter rispetto alla fruizione di determinati mezzi di comunicazione".

Passando attraverso il rapporto speciale con la televisione. "Offriamo un'interazione immediata per chi guarda una trasmissione postando commenti, 'in compagnia' di altre persone, comodamente seduto sul suo divano. Più del 60% di utenti dichiara che quando segue un programma su Twitter è come se lo vedesse in compagnia di altre persone nella stanza".

Una compagnia e un'interazione che, da febbraio, si è arricchita anche di GIF (Graphics Interchange Format, ovvero immagini animate), elementi diventati un modello sintetico di linguaggio universale sempre più diffuso. La loro condivisione nei tweet e nei messaggi diretti è più semplice con la nuova ricerca attivata da Twitter, attraverso una libreria.

"Una GIF spesso dice molto più di 140 caratteri - prosegue Ippolito - e le immagini, le GIF, i video e le Emoji hanno permesso di superare già il limite, se di limite vogliamo parlare, dei 140 caratteri". E proprio su questo, aggiunge: "I 140 caratteri per noi non sono un tema; molto spesso è stata una speculazione giornalistica o piuttosto una animata e piacevole discussione sulle modalità di linguaggio di Twitter" .

"Da quando Jack Dorsey è tornato, ha messo al primo posto delle sue attività la revisione di un iconic brand come Twitter. Da questo punto di vista è quindi ovvio che l'attenzione della piattaforma per sapere come migliorarla e adeguarla alle esigenze che cambiano è costante". Ma, conclude Ippolito, "al di là di quello che ha segnalato lui, dal nostro punto di vista i 140 caratteri sono un bellissimo limite per essere ancora più sintetici e creativi. Quindi, perché andare oltre?".

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza