La Polizia di La Spezia ha eseguito 12 ordinanze di custodia cautelare in carcere a carico di persone ritenute responsabili dei reati di furto aggravato in abitazione e ricettazione. La prima fase delle indagini, denominata No Limits, era partita a ottobre del 2013 e si era conclusa con nove provvedimenti restrittivi in carcere nei confronti di giovani albanesi ritenuti responsabili di oltre 30 furti in abitazione consumati in varie province liguri e toscane.
Sulla scorta degli elementi acquisiti, la Squadra Mobile, coordinata dal Servizio Centrale Operativo della Polizia, ha seguito un nuovo filone investigativo, No Limits 2, che ha consentito di individuare un emergente gruppo criminale, composto da numerosi cittadini albanesi e italiani.
Dalle indagini è emerso come gli autori materiali dei reati fossero in grado di raggiungere gli appartamenti ritenuti idonei al furto, secondo le informazioni ricevute da compiacenti basisti, arrampicandosi atleticamente, in orari serali e notturni, sui pluviali dei palazzi. Altre volte riuscivano a scardinare gli infissi delle finestre e, una volta all'interno, facevano razzia di monili e oggetti di valore. In alcuni casi sono riusciti anche smurare cassaforti all'interno delle case.
Nello stesso contesto sono state indagate altre 16 persone. Al termine delle perquisizioni eseguite nelle loro case è stata rinvenuta una grande quantità di materiale ritenuto provento dei furti, costituito da orologi, preziosi, monili in oro, televisori lcd, computer e tablet. Due esercizi commerciali di Compro Oro di La Spezia sono stati sequestrati perché ritenuti dediti al riciclaggio di parte della refurtiva.
Hanno collaborato all'operazione le Squadre Mobili di Genova, Savona Lucca, Pistoia, Pisa, Massa Carrara, e il Reparto Prevenzione Crimine di Genova.