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La storia dei Bronzi di Riace diventa un docufilm internazionale

15 novembre 2022 | 11.44
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L'opera è finanziata dalla Regione Calabria, realizzata da Palomar e diretta da Fabio Mollo. La vicepresidente della Regione, Giusi Princi: "Il patrimonio culturale del nostro territorio è per noi un veicolo di importante promozione turistica da valorizzare e raccontare anche all'estero"

La storia dei Bronzi di Riace diventa un docufilm internazionale

Stanno per concludersi sulla costa jonica della Provincia di Reggio Calabria le riprese del docufilm dedicato ai Bronzi di Riace per la regia di Fabio Mollo. Un’opera destinata ad un pubblico internazionale quella realizzata dalla Palomar, una delle principali società di produzione italiane, che vanta tra i suoi maggiori successi “Il commissario Montalbano”. Il progetto è finanziato dalla Regione Calabria e promosso dalla Calabria Film Commission, nell’ambito delle iniziative per le celebrazioni del Cinquantenario del ritrovamento dei due capolavori simbolo della Magna Graecia.

Presentata oggi a Reggio Calabria dal vicepresidente della Regione Giusi Princi, dal commissario straordinario della Calabria Film Commission Anton Giulio Grande, dal regista Fabio Mollo, alla presenza di numerose cariche istituzionali della regione e della città, questa nuova opera è stata pensata per una distribuzione cinematografica nelle sale italiane e straniere, con la finalità di divulgare e valorizzare la bellezza ed al contempo il mistero delle due opere di bronzo rinvenute casualmente da un sub il 16 agosto del 1972 nelle acque antistanti Riace, la cui storia viene rinarrata oggi attraverso un linguaggio moderno e cinematografico, con l’ausilio anche di spettacolari riprese subacquee. Intorno ai due magnifici guerrieri si intrecciano le storie di ieri e quelle di oggi: la scoperta, le testimonianze, ma anche i dibattiti e i confronti di archeologi e storici dell’arte intorno alla loro origine, al loro autore sconosciuto e a quelle zone d’ombra ancora tutte da svelare.

“Il patrimonio culturale del territorio della Calabria è per noi un veicolo di importante promozione turistica – afferma Giusi Princi – da valorizzare e divulgare anche all’estero perché possa raccontare la bellezza di un territorio ricco di storia secolare e attrarre visitatori in una delle regioni più affascinante d’Italia”. "Questo dei Bronzi di Riace – conferma il Commissario Grande - è uno dei progetti più interessanti per la Regione Calabria che punta proprio su un importante sostegno al settore degli audiovisivi per la divulgazione della sua grande ricchezza culturale e artistica da far conoscere in tutto il mondo”.

Il regista Mollo, 'questo doc sarà per gli spettatori come una piacevole seconda riscoperta di cui far parlare in tutto il mondo'

In un processo narrativo che si ispira alla paziente e poetica opera di maestri come Werner Herzog e Patricio Guzmán, domina per tutto il racconto lo sguardo dei Bronzi che sembra magicamente volgersi sempre verso il mare da cui sono venuti. La sceneggiatura è firmata da Armando Trotta, con la collaborazione di Massimo Razzi e Giuseppe Smorto.

Ed è proprio Fabio Mollo, il regista del docufilm, per altro reggino di origine, a riflettere sull’importanza di queste due opere: “Per troppo tempo ci siamo abituati o forse dimenticati di avere un tesoro come quello dei Bronzi: questo film sarà per gli spettatori come una piacevole seconda riscoperta di cui far parlare in tutto il mondo”.

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